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Casa, ecco perché non conviene intestarla ai bambini

I genitori che pagano un mutuo per la casa intestata al figlio minore non potranno portare in detrazione né le spese, né gli interessi passivi. (Getty)
I genitori che pagano un mutuo per la casa intestata al figlio minore non potranno portare in detrazione né le spese, né gli interessi passivi. (Getty)

E’ uno dei pensieri che passa nella testa di molti genitori ma potrebbe non essere la scelta migliore. Intestare una casa a un minore, dal punto di vista fiscale, è poco conveniente. Nel Paese in cui 80 per cento delle famiglie possiede la casa in cui vive, l’idea di fare diventare il figlio minore proprietario di casa è abbastanza frequente. Prima di tutto per farlo occorre un atto notarile e bisogna pagare le tasse.

Si può intestare un immobile a un minore, previa autorizzazione del giudice tutelare, la nuda proprietà o l’usufrutto a un terzo estraneo. Non è possibile, invece, intestate ad un minore il mutuo per l’acquisto della casa. Le banche esigono che i contraenti abbiano compiuto la maggiore età. Il mutuo, quindi, resta intestato ai genitori con la conseguente perdita dei benefici fiscali legati alla prima casa. La legge, infatti, prevede che la detrazione dal reddito degli interessi versati con il mutuo possa essere legittimamente ammessa soltanto per le persone fisiche che risultino, contemporaneamente, intestatarie del contratto di mutuo e dell’immobile.

Nel caso si decidesse di intestare la casa al figlio minore, quando quest’ultimo compirà 18 anni, potrà vendere la casa senza chiedere il permesso ai genitori. (Getty)
Nel caso si decidesse di intestare la casa al figlio minore, quando quest’ultimo compirà 18 anni, potrà vendere la casa senza chiedere il permesso ai genitori. (Getty)

I genitori che pagano un mutuo per la casa intestata al figlio minore non potranno portare in detrazione né le spese, né gli interessi passivi. E’ possibile però pagare le imposte riservate alla prima casa. L’imposta di registro ha un’aliquota ridotta fissata al 3 per cento. Inoltre possono sostenere il pagamento in misura fissa pari a 168 euro delle imposte catastali o ipotecarie.

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Nel caso si decidesse di intestare la casa al figlio minore, quando quest’ultimo compirà 18 anni, potrà vendere la casa senza chiedere il permesso ai genitori. Fintanto che il figlio rimane minorenne, mamma e papà avranno l’usufrutto della proprietà: questo comporta da parte loro la denuncia dell’immobile tra le loro case, versando le imposte sulla proprietà, come seconda casa, nel caso non abbiano lì la residenza e siano già in possesso di altre abitazioni.

Parenti serpenti. Ultima considerazione: intestando la casa al figlio minore, di fatto per legge si effettua una donazione. Si tratta di un atto giuridico che potrebbe essere successivamente impugnato da un altro figlio nel caso in cui i genitori non provvedano a donare anche a lui la stessa somma o un immobile di pari valore. Prima di intestare l’immobile a un figlio, insomma, meglio fare bene i conti, potrebbe non valerne la pena.