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Caso Suarez, in un pdf le domande anticipate dell'esame "farsa"

Il puzzle del caso Suarez sta iniziando a comporsi in maniera delineata col trascorrere dei giorni e l'approfondimento delle indagini. La ricerca delle persone coinvolte nell'“esame farsa” del calciatore uruguaiano - così lo definiscono gli inquirenti, utile per ottenere la cittadinanza italiana e potersi trasferire alla Juventus, prima che il club cambiasse obiettivo di mercato - è arrivata fino ai vertici della società bianconera, coinvolgendo anche Fabio Paratici e Federico Cherubini.

Barcelona's Luis Suarez kicks the ball during the Champions League quarterfinal match between FC Barcelona and Bayern Munich at the Luz stadium in Lisbon, Portugal, Friday, Aug. 14, 2020. (AP Photo/Manu Fernandez/Pool)
Luis Suarez, 33 anni (AP Photo/Manu Fernandez/Pool)

Secondo il Corriere della Sera, proprio quest'ultimo - neo-direttore sportivo della Juventus e nativo di Foligno, in provincia di Perugia - sarebbe stato il primo a contattare, a inizio settembre, il rettore dell'Università Statale di Perugia, Maurizio Oliviero, in virtù di una vecchia conoscenza tra i due. Cherubini avrebbe preso informazioni sulla possibilità di far svolgere l'esame di lingua italiana a Suarez e Oliviero lo avrebbe messo in contatto con Giulia Grego Bolli e Simone Olivieri, rispettivamente rettrice e direttore generale dell'Università per stranieri.

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Nei giorni seguenti inizia un giro di telefonate che coinvolgerebbe i vertici dell'ateneo, i dirigenti della Juventus, gli intermediari e lo staff di Suarez, al fine di organizzare in fretta l'esame, svoltosi poi il 17 settembre invece della data prevista inizialmente, il 22. In una chiamata spunta anche il nome di Fabio Paratici, Chief Football Officer della Juventus: "Mi ha chiamato Paratici, è più importante di Mattarella", dice Simone Olivieri a Lorenzo Rocca, uno dei futuri esaminatori di Suarez. Anche se non c'è traccia, al momento, di una conversazione tra il direttore dell'Università e il CFO bianconero.

VIDEO - Le reazioni sui social

Ecco le domande

Sempre il Corriere della Sera sarebbe entrato in possesso del pdf contenente le domande concordate e anticipate al calciatore, recuperato dai finanzieri attraverso la messaggistica Teams. "Come ti chiami?", sarebbe stato il primo quesito per rompere il ghiaccio. A Suarez sarebbero poi state mostrate le foto di un cocomero e di un supermercato (immagini presenti nel file precedentemente ricevuto) e l'attaccante li avrebbe definiti con i termini giusti. "Una città italiana? Torino", l'altro passo dell'esame.

La prova sarebbe durata in tutto dodici minuti e alla sua conclusione, Suarez ha ricevuto l'attestato di superamento dell'esame, procedura per cui normalmente ci vuole un mese e mezzo.

I legali della Juve in Procura

L'avvocato Luigi Chiappero, storico legale della Juve, e la collega Maria Turco sono arrivati in Procura a Perugia per incontrare i pm che indagano sul caso. Chiappero e Turco vengono ascoltati come persone informate sui fatti: la Turco è l'avvocato che ha materialmente seguito la pratica con il direttore generale dell'università Olivieri, che è invece indagato. Chiappero, invece, ha assistito ad una delle telefonate tra la collega e Olivieri.

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