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Cattolica Assicurazioni: analisi tecnica della giornata

Accenno di reazione da parte di Cattolica Assicurazioni dopo aver toccato quota 5.175 euro, non lontano dal minimo storico posizionato a 4.88 euro. Il cammino del titolo assicurativo per dare vita ad un’inversione di tendenza è ancora lungo e ricco di insidie ma se i prezzi dovessero oltrepassare quota 6 euro nelle prossime sedute, si farebbero concrete le possibilità di un allungo in direzione della resistenza chiave a 6,40 euro. Oltre tale ostacolo, in chiusura di seduta e con tenuta di almeno 3 sessioni, il quadro grafico di medio/lungo termine migliorerà nettamente, con un primo obiettivo a 6,85 e successivamente area 7 euro. Sul fronte opposto invece, la violazione di 5,075 euro, andrebbe a rinvigorire le recenti pressioni ribassiste proiettando target a 5 e 4,88 euro, prezzo minimo storico.

Il titolo in 6 mesi ha ceduto il 23%, il 20% in 12 mesi, il 44% in 3 anni ed il 43% in 5 (dal 2000 ad oggi -74%). Il grp ritiene che il mutamento di scenario nel quadro dei rapporti con la Banca Popolare di Vicenza dopo l’intervento del fondo Atlante, al quale Cattolica ha aderito con una quota significativa, ha imposto una riflessione sull’andamento della partnership di bancassurance previsto dalla Convenzione quadro del 2012. Cattolica deciderà il da farsi, dopo aver valutato gli sviluppi in ambito Atlante, anche sulla base delle prospettive concrete e in tempi ragionevoli di ripresa della Banca e dell’andamento del business di bancassurance delle tre società controllate. In un contesto di mercato estremamente difficile, soprattutto a causa dell’andamento dei tassi, che riduce significativamente l’apporto della componente finanziaria ed incide particolarmente sul Vita, il risultato del 1°trimestre, peraltro penalizzato per 6 milioni dall’allineamento del valore della partecipazione in BPVI, consente di confermare gli obiettivi di budget a fine 2016 previsti dal Piano d’Impresa, anche puntando sul maggior sviluppo delle reti proprietarie, con un focus nel comparto previdenza e welfare, e sulla ripresa delle reti bancarie per le quali ci sono già segnali nei mesi di aprile e maggio, oltre all’ampliamento delle attività legate alla piattaforma Click2go presso le Banche di Credito Cooperativo.

Il buon risultato del combined ratio e la conferma dell’indice Solvency II a 1,90 volte il minimo regolamentare dimostrano la solidità del Gruppo e la sua capacità di far fronte a situazioni congiunturali difficili, soprattutto grazie all’efficienza e alla redditività del ramo Danni.

Medie mobili esponenziali:

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il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.

Prevedibile evoluzione dell’attività

Il Gruppo prosegue la sua azione per il raggiungimento degli obiettivi del Piano d’Impresa nonostante un contesto di mercato assicurativo caratterizzato da forte competitività ed il perdurare della fase di elevata volatilità e di bassi tassi di rendimento dei mercati finanziari.

Nell’ottica del Piano proseguiranno le attività volte alla finalizzazione della fusione di Fata Assicurazioni in Cattolica che ha come punto di forza la crescita nel settore agricolo e nel comparto agroalimentare ed il raggiungimento di ulteriori sinergie di costo oltre che un efficientamento nella gestione del capitale.

Il Consiglio di Amministrazione di Cattolica Assicurazioni ha inoltre esaminato la nuova situazione che si è determinata nei rapporti di partnership con la Banca Popolare di Vicenza, alla luce dell’esito dell’offerta globale di sottoscrizione di azioni della Banca, che ha portato all’integrale sottoscrizione dell’aumento di capitale da parte del fondo Atlante, al quale il Gruppo Cattolica ha aderito con una partecipazione pari a 40 milioni di euro.
In conseguenza di questa sottoscrizione, il fondo Atlante, e per esso Quaestio SGR, ha comunicato alla Consob, e a Cattolica per quanto di sua pertinenza, l’acquisizione in via indiretta della partecipazione del 15,1% detenuta dalla Banca Popolare di Vicenza nel capitale sociale di Cattolica.

Il Consiglio ha preso in particolare in esame il diritto di recesso unilaterale che gli accordi di partnership riconoscono a Cattolica dopo la trasformazione di Banca Popolare di Vicenza da società cooperativa in società per azioni. La Convenzione Quadro che regola la partnership, rinnovata il 14 dicembre 2012, prevede che Cattolica possa in qualunque momento e fase della partnership “recedere unilateralmente” nel caso in cui BPVI deliberasse “la trasformazione della propria forma giuridica cooperativa o procedesse ad una fusione per sua incorporazione in altra banca o società finanziaria che non abbia la forma cooperativa”.

Il Consiglio di Amministrazione ha ritenuto di dover prossimamente riesaminare lo stato e le prospettive dalla partnership nei tempi utili a consentire gli opportuni approfondimenti, con l’ausilio degli advisor anche in relazione degli sviluppi della nuova situazione in BPVI e tenendo conto della rilevanza strategica del tema, nonché della scadenza del termine per l’eventuale esercizio del diritto di recesso ad oggi previsto contrattualmente entro l’1 settembre 2016.

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online