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In cauto rimbalzo, corrono Unicredit, Mps, bene Eni, venduta Safilo

Una donna davanti l'ingresso della Borsa di Milano

MILANO (Reuters) - Indici in cauto rialzo a Piazza Affari e, piu' in generale sugli altri mercati europei, nonostante il brusco calo di Wall Street ieri e dei mercati asiatici stamani.

A pesare sui listini i timori legati al balzo del prezzo del greggio, sui massimi da tre anni, e sugli impatti che questo potrà avere sull'andamento delle economie globali alla ripresa post pandemia.

Fra gli investitori c'è attesa anche dei dati chiave sull'occupazione Usa venerdì prossimo che potrebbero spingere la Fed ad avviare la riduzione dello stimolo già a novembre.

"Si tratta di un rimbalzo rispetto a ieri. Il tema oggi è sempre quello legato all'incremento del costo del petrolio e ai suoi impatti sull'inflazione", osserva un trader.

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Intorno alle 9,45 l'indice FTSE Mib guadagna lo 0,45%.

Tra i titoli in evidenza:

Bancari in spolvero con Unicredit in salita del 3,2% e MPS del 2,2% l'indomani della vittoria alle elezioni suppletive per la Camera a Siena da parte de segretario del Pd Enrico Letta, e con le trattative per la vendita di Monte dei Paschi a UniCredit che entrano in una fase cruciale in cui resta da concordare l'entità dell'aumento di capitale previsto. A fare salire il titolo della banca di Gae Aulenti anche le attese per i risultati del terzo trimestre il 28 ottobre dopo una pre call con gli analisti tenuta ieri, come evidenzia il broker Bestinver. "Unicredit ha confermato la guidance si tutte le linee", si legge nel daily, bene anche Intesa SP (+1,1%) e Bper (+0,8%).

Denaro sul settore petrolifero con Eni rialzo dello 0,7%. Il titolo si avvantaggia oltre che del balzo del prezzo della materia prima anche delle ultime indiscrezioni sulla possibile Ipo della divisione Gas % Luce Renewables. Positiva anche Saipem con una salita dello 0,3%.

Lieve recupero per STM (+0,6%) dopo il tonfo di ieri (-3,4%) in scia ai ribassi del settore tecnologico in Europa e all'andamento negativo del Nasdaq a Wall Street, in un settore già sotto pressione per i timori di un taglio della produzione di silicio in Cina e del balzo dei rendimento dei Treasury Usa.

Raccolta Anima in crescita del 2,2% nel primo giorno del buyback.

Forti vendite su Safilo (-3,2%), penalizzato dai dettagli sull'aumento di capitale da 135 milioni. "Si tratta del classico effetto tecnico post dettagli sull'aumento e qualcuno si sta preparando a sottoscrivere i diritti e vende le azioni", dice un trader.

(Giancarlo Navach, in redazione a Roma Stefano Bernabei)