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Cdp, assemblea costituisce Patrimonio Rilancio, 100 imprese interessate - fonti

ROMA (Reuters) - Cassa Depositi e prestiti (Cdp) costituisce formalmente Patrimonio Rilancio, lo strumento straordinario per la ricapitalizzazione delle imprese medio-grandi colpite dall'epidemia di coronavirus.

Alimentato con speciali titoli di stato appositamente emessi dal ministero dell'Economia, Patrimonio Rilancio sarà gestito da Cdp che ne utilizzerà le risorse per investire in imprese non finanziarie con almeno 50 milioni di euro di fatturato.

Ad oggi, sono circa 100 le aziende che hanno già manifestato interesse ad attingere agli interventi del fondo, spiegano due fonti vicine al dossier.

In prevalenza sono imprese con fatturato fino a 500 milioni, ma ci sono anche casi di aziende che superano ampiamente questa soglia.

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Le imprese interessate, continuano le fonti, operano nei settori infrastrutture e costruzioni, hotel, meccanica, filiera dell'automotive e dei veicoli commerciali, agro-alimentare, tessile, mobili, moda.

Impegnando le risorse messe a disposizione dal Tesoro, Cdp può intervenire tramite iniezioni di capitale, sottoscrizione di obbligazioni convertibili o bond subordinati (convertibili o meno).

Finora Cdp ha riscontrato maggior attenzione per strumenti subordinati convertibili e subordinati tout court, spiega in particolare una delle fonti.

Il Tesoro ha iscritto a bilancio fino a 44 miliardi di emissioni entro fine 2022 per alimentare Patrimonio Rilancio.

Parte dei 24,5 miliardi in programma quest'anno saranno però utilizzati per riportare sotto le insegne di Via XX Settembre la società di assicurazione del credito Sace, oggi controllata da Cdp, in una operazione da 4,25 miliardi.

Il Tesoro ha approvato questo mese un decreto che prevede l'emissione di 3 miliardi di titoli come primo apporto.

(Giuseppe Fonte, in redazione a Roma Francesca Piscioneri)