Chanel segnala debolezza vendite Usa, vede ripresa in Cina

PARIGI (Reuters) - Le vendite di Chanel negli Stati Uniti, uno dei tre principali mercati del marchio del lusso, sono rallentate a un tasso di crescita 'single-digit' negli ultimi sei mesi, ulteriore prova del fatto che l'ondata di spesa post-pandemia nel Paese si Sta raffreddando.

"È chiaro che la tendenza si è attenuata da novembre", ha detto il Cfo Philippe Blondiaux a proposito delle vendite negli Stati Uniti, aggiungendo che il mercato statunitense ha registrato una crescita a due cifre nel 2022, ma senza fornire numeri precisi.

L'aumento delle vendite con acquirenti cinesi, sia nella Cina continentale che con la ripresa dei viaggi, è "più che sufficiente a compensare la temporanea debolezza degli Stati Uniti", ha detto Blondiaux.

Noto per i suoi abiti in tweed, le borse trapuntate e il profumo No.5, il brand non quotato in borsa - numero due al mondo dopo Louis Vuitton - realizza il 50% delle vendite in Asia.

Il gruppo non ha specificato la percentuale delle vendite negli Stati Uniti, che l'anno scorso hanno rappresentato il 27% dei ricavi delle rivali Lvmh e Kering e il 18% di Hermes.

I principali titoli del lusso in Europa sono scesi ai minimi di sette settimane questa settimana, un sell-off innescato dalle preoccupazioni per il mercato statunitense, dove gli acquirenti più giovani stanno rinunciando agli acquisti di lusso a causa dell'aumento del costo della vita e dell'incertezza economica.

(Tradotto da Luca Fratangelo, editing Sabina Suzzi)