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Chef stellato chiede alla Michelin di toglierlo dalla guida “Voglio meno stress”

Sébastien Bras, titolare del rinomato tre stelle Le Suquet a Laguiole, ha chiesto alla famosissima guida sui ristoranti di tutto il mondo di toglierlo dalla loro lista.
Sébastien Bras, titolare del rinomato tre stelle Le Suquet a Laguiole, ha chiesto alla famosissima guida sui ristoranti di tutto il mondo di toglierlo dalla loro lista.

E’ il sogno di ogni chef, è l’obiettivo per cui si fanno sacrifici. Finire sulla guida Michelin, ottenere l’agognata stella. Figurarsi arrivare ad avere ben tre stelle da mettere in bella mostra all’ingresso del proprio ristorante. Ma, in Francia, c’è chi si è pentito e ha deciso di fare un passo indietro.

Sébastien Bras, titolare del rinomato tre stelle Le Suquet a Laguiole, ha chiesto alla famosissima guida sui ristoranti di tutto il mondo di toglierlo dalla loro lista, togliendo le tre stelle. Bras lavora nella regione dell’Aubrac, un altopiano tra i Midi-Pirenei, la Linguadoca-Rossiglione e l’Alvernia, ed è meta di pellegrinaggio di migliaia di amanti della buona cucina ogni anno.

Merito delle tre stelle Michelin che, in verità, si guadagnò suo padre. Fu Michel Bras, infatti, ad aver conquistato fin dal 1999 i tre ambiti “macarons” da cucire sulla giacca grazie alla cucina tipica regionale, fatta a chilometro zero, con l’aiuto prima della moglie e, ora, proprio del figlio Sébastien. Ma, ora, il figlio che gestisce il ristorante dal 10 anni vuole cambiare strada. D’accordo con i genitori, ovviamente.

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Lo ha annunciato dichiarando che “a quarantasei anni voglio dare un nuovo senso alla mia vita: professionale, sì, ma anche alla mia vita in generale e di ridefinire i valori essenziali. La guida Michelin è stata un grande stimolo, una fonte di molte soddisfazioni, ma anche causa di una grande pressione, che inevitabilmente l’attribuzione delle 3 stelle porta con sè. Ogni giorno, uno dei 500 piatti che esce dalla cucina può essere giudicato ed è faticoso. Forse perderò in notorietà, ma sono pronto ad accettarlo”.

Secondo molti, la scelta nasce dal fatto che, dopo 10 anni, Sébastien abbia raggiunto il suo scopo, cioè dimostrare di essere uno chef all’altezza di suo padre e, ora, vuole tirare il freno. “Oggi voglio offrire il meglio di me, con la leggerezza di sentirmi libero, senza chiedermi se le mie creazioni soddisfino gli ispettori Michelin o no – continua Bras, che poi non nasconde che, in fondo al suo cuore, c’è un precedente ad averlo spinto a questa scelta. Tutti, ristoratori, clienti e guide, hanno in un angolo della mente il suicidio nel 2003 dello chef a tre stelle Bernard Loiseau (si uccise dopo che la guida Gault & Millau gli tolse due punti, ndr), ma hanno dimenticato il suo spirito”.