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Chiavetta Usb inserita in modo sbagliato, svelato il motivo

Lo strumento è entrato ormai nell’uso quotidiano ma resta la domanda ricorrente: perché inseriamo la chiavetta nel modo sbagliato? (Getty)
Lo strumento è entrato ormai nell’uso quotidiano ma resta la domanda ricorrente: perché inseriamo la chiavetta nel modo sbagliato? (Getty)

Succede quasi sempre. Quando si prova a inserire la chiavetta Usb nella porta del pc, spesso e volentieri il verso della chiavetta è sbagliato. E’ una cosa piuttosto seria, tanto che qualcuno ha anche stimato i casi in cui il verso è sbagliato: circa il 75 per cento delle volte.

Lo strumento è entrato ormai nell’uso quotidiano ma resta la domanda ricorrente: perché inseriamo la chiavetta nel modo sbagliato? Uno degli ideatori, Ajay Bhatt, spiega al sito DesignNews il motivo di tanta difficoltà. Nei lontani anni ’90 i progettisti che stavano lavorando alla presa sapevano che un attacco bifronte sarebbe stato più pratico ma non potevano lanciare sul mercato un oggetto che in questo modo sarebbe costato di più.

Il motivo è legato ai materiali. Per fare un connettore bifronte sarebbero stati necessari il doppio dei cavi e molta più circuiti, il che avrebbe comportato costi più alti per il consumatore. Nessuno avrebbe speso di più considerati gli standard informatici affermati come la porta seriale, la parallela o la game port. Il primo flash drive portatile, grande come una chiave, è nato nel 2000. Con il passare degli anni le chiavette Usb sono diventate sempre più capienti come memoria e più piccole di dimensioni. Nel 2015 la chiavetta era addirittura diventata della grandezza di una monetina: così piccolina che la infili nel portatile e ti dimentichi di averla.

Si chiamava SanDisk Ultra Fit, era la più piccola al mondo, ospitava fino a 128 GB, l’equivalente di circa 16 ore di video in full hd e costava 120 dollari. Oggi i video sono in 4K e la definizione è in costante perfezionamento. Con i servizi cloud, l’utilizzo delle chiavette Usb è sicuramente diminuito, ma non pare per i prossimi anni destinato a cessare.