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Cibo a domicilio, è un vero boom in Italia: fatturato raddoppiato

(Photo by Horacio Villalobos/Corbis via Getty Images)
(Photo by Horacio Villalobos/Corbis via Getty Images)

In un pianeta nel quale l'uomo più ricco del mondo non è un capo di stato, ma un imprenditore che si occupa di e-commerce in larga scala, forse non è più tanto particolare veder fiorire un business come quello della consegna del cibo a domicilio.

Siamo però proprio 'dentro' questi tempi, con il cittadino coccolato da una miriade di app che gli portano tutto in casa grazie solo al movimento di un dito.

Il food delivery è il primo comparto del mercato online nel 2019, con 566 milioni di euro di fatturato. Ha registrato un tasso di crescita del 56% in un anno, come è stato confermato dall'Osservatorio eCommerce B2c del Politecnico di Milano e di Netcomm. Pizza, gelato, hamburger, ramen e wok i piatti più ordinati, soprattutto a cena quando si torna stanchi da lavoro e non si ha voglia di cucinare.

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Le città sono grandi protagoniste del boom, con Milano che è il regno indiscusso del delivery (fatto principalmente in bici e in motorino con paghe non faraoniche, ma questo è un altro discorso), seguita da Roma, Torino, Napoli, Lecce e Palermo. La pizza d'asporto è un vecchio ricordo: qualsiasi tipo di cibo è virtualmente ordinabile, con le app sul cellulare che assottigliano tempi di ordinazione e di attesa.

A capo del mercato italiano c'è Just Eat (555mila ricerchee mensili), poi Deliveroo. Secondo alcuni psicologi, quello del food delivery è un cosiddetto trappolone, che porta molte persone a mangiare in modo disordinato, veloce e nervoso - isolandosi o nascondendo, a oltranza, disturbi alimentari pregressi.

Questo però non interessa alle grandi catene del food delivery. La notizia più recente del mercato è la ormai probabilissima acquisizione di Just Eat da parte del colosso Takeaway.com. Pare che Takeaway abbia offerto 5 miliardi di sterline per acquisire la concorrente; ci sarà tempo fino alle 16 del 24 agosto per concludere con un'offerta definitiva. Lo scorso dicembre Takeaway.com aveva già acquisito il tedesco Delivery Hero, che comprendeva i marchi Lieferheld, Pizza.de e Foodora. Pagò allora circa 930 milioni di euro.

A parte tutto questo, è evidente che l'orto di casa e la cucina tradizionale siano sempre il desiderio più gustoso. Ma a forza di farci portare a casa la benedetta pizza, il sapore sociale del mangiare insieme fuori sarà una cosa da nostalgici.