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I cicli dei mercati finanziari

Orso o toro? Guida al "bestiario" del trading

Orso e toro

Come la vita, anche la Borsa vive di cicli positivi (nei quali prevalgono gli acquisti sulle vendite, facendo quindi salire le quotazioni) e negativi (l’opposto). Convenzionalmente, queste due fasi vengono identificate rispettivamente come mercato toro e mercato orso.

L’origine della simbologia
Come spesso capita quando le origini di un termine sono molto lontane, anche sul significato di queste espressioni non c’è concordanza. Alcuni fanno riferimento al comportamento dei due animali nel corso di un combattimento – il toro affronta l’avversario alzandolo, attraverso le corna, verso l’alto, mentre l’orso lo atterra con una zampata -, mentre altri sottolineano l’assonanza tra il termine bull (toro in inglese) e i monosillabi con cui i compratori si mettevano d’accordo alle origini delle Borse regolamentate, rimandando per l’espressione orso al detto “non vendere la pelle dell’oro prima di averlo ucciso”. Fatto sta che all’ingresso di  Wall Street c’è la scultura di un toro scalpitante, che poi è diventato anche il simbolo della piazza finanziaria newwyorkese, mentre a Francoforte, la Borsa più importante dell’Unione Europea, un orso e un toro si fronteggiano con espressione minacciosa.

Fasi di ribasso e di rialzo
Di solito si identifica la presenza di un ciclo rialzista o ribassista quando un listino subisce una variazione percentuale non inferiore ai 20 punti. In gergo giornalistico, tuttavia, l’espressione spesso è abusata, comprendendo le fasi prolungate di rialzi o ribassi, senza preciso riferimento all’entità della performance.
Anche se nel tempo sono stati creati diversi strumenti di analisi, non è possibile rilevare con esattezza quando un ciclo orso o toro sta per esaurirsi ed è vicino alla svolta. Complice il fatto che i cicli al rialzo e al ribasso non si susseguono sempre senza soluzione di continuità, ma spesso sono intervallate da fasi laterali, in cui le curve si susseguono senza grandi scostamenti.

Le scelte del trader

Saper fiutare quando sta per finire il periodo orso è un grande talento di alcuni investitori, che espone tuttavia a grandi rischi, proprio per la mancata scientificità degli strumenti di analisi. Ecco perché la soluzione migliore per chi non ha grande esperienza nel campo è di tenere ben a mente due regole: disciplina e ottica di lungo periodo. La prima impone di calibrare con attenzione le scelte ed essere prudenti negli investimenti, cercando di non farsi influenzare (per quanto possibile) da componenti emotive. La seconda di non credere alla possibilità di guadagno facile (sul mercato ci sono migliaia di trader professionisti e capaci di movimentare somme ingenti in pochi attimi), ma di puntare a una crescita del capitale investito nel tempo.

La curiosità
Non solo orsi e tori. I mercati finanziari sono ricchi di simbologie legate agli animali. Così, si definisce elefante un grade investitore istituzionale e maiale il risparmiatore con poche informazioni e scarsa preparazione, delfino chi acquista e vende con grande agilità per ricavarne rapidi guadagni e coccodrillo il professionista della speculazione, che opera in maniera spregiudicata.