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Cina, da autorità Borsa nuova stretta su short-selling

SHANGHAI/HONG KONG (Reuters) - La Cina ha rafforzato oggi le misure contro le vendite allo scoperto, con nuove regole per scoraggiare gli speculatori, mentre alcuni dei più importanti intermediari hanno sospeso le attività di short-selling.

Le autorità di settore sono intervenute nell'ambito di un piano più vasto per arginare il crollo dei mercati cinesi, che da metà giugno hanno perso circa il 30% del valore.

La fase di sell-off, che ha fatto seguito a un vertiginoso rally, ha mandato in pezzi la fiducia degli investitori nei titoli cinesi e ha gettato dubbi sulla capacità del regime comunista di mantenere stabile il sistema finanziario.

Lunedì sera, con due diversi comunicati, le borse di Shanghai e Shenzhen hanno annunciato che le nuove regole, già in vigore, vietano ai trader di prendere a prestito e ripagare le azioni nella stessa giornata. Oggi, mentre i mercati riprendevano fiato, Citic Securities e Huatai Securities hanno annunciato il blocco temporaneo dei servizi di short-selling. Stessa decisione è arrivata poco dopo da Great Wall Securities.

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L'indice CSI300 delle blue chip di Shanghai e

Shenzhen ha guadagnato l'1,2% alla fine della mattinata, mentre lo Shanghai Composite Index è risalito dell'1,3% a 3.671,49 punti, ancora ben lontano dal target di 4.500 punti fissato da Pechino come segno del ritorno alla fiducia nel mercato.

La China Securities Regulatory Commission (Csrc) ha dichiarato guerra agli short-seller "malvagi" e sta anche monitorando l'uso di strategie automatizzate di trading favorite dagli hedge fund per trarre vantaggio dalla volatilità del mercato.

Ieri, la Consob cinese ha congelato il conto trading di Citadel Securities, una controllata del gruppo Usa che possiede anche l'hedge fund Citadel LLC. Si tratta del primo intervento del genere su una società straniera. Citadel, per parte sua, ha detto di aver rispettato le leggi e i regolamenti locali.

LA STRETTA RISCHIA DI AVERE EFFETTI INDESIDERATI

"Apparentemente si tratta di una misura destinata ad aumentare il costo delle vendite allo scoperto e a alleggerire la pressione in vendita sul mercato", commenta Samuel Chien, un partner del gestore di hedge fund BoomTrend Investment Management di Shanghai, parlando delle nuove regole.

Ma secondo Chien lo short-selling era già difficile, a causa dei precedenti interventi per circoscriverne l'uso. A parte Citic, gli altri broker fanno un ricorso limitato a questa pratica.

Molti manager di fondi dicono che la campagna contro lo shorting si è trasformata in una stretta generale sulle strategie di gestione del rischio, cosa che potrebbe ritorcersi contro lo stesso mercato: vietando agli investitori di usare strumenti con cui coprire dai rischi le proprie posizioni in azioni, li si incoraggia involontariamente alla vendita.

"Negli ultimi giorni ci è stato spesso chiesto dalle autorità della Cina continentale di non tenere posizioni short sui futures degli indici", ha detto un trader di derivati che lavora per una banca europea a Hong Kong.

Secondo l'operatore, le autorità hanno ribadito che le posizioni short vanno chiuse, anche se coperte da corrispondenti posizioni long. "Se gli diciamo che se lo facciamo allora dovremo vendere la nostra liquidità, inasprendo così proprio la volatilità che vogliono impedire, sembrano non capire".

Il Csrc non ha per ora risposto alla richiesta di commenti.

L'agenzia statale cinese di margin-lending, incaricata di stabilizzare il mercato, ha iniettato da luglio 200 miliardi di yuan in cinque nuove società d'investimento a capitale variabile, secondo quanto pubblicato oggi dal bollettino di China Securities.

China Securities Finance gestisce anche un fondo di salvataggio da 120 miliardi di yuan composto da 21 società di intermediazione, e il mese scorso ha alimentato linee di credito da 260 miliardi di yuan a broker per aiutarli a comprare azioni attraverso il proprietary trading.