Ciondolo anti-Covid, la proposta alla Camera: è bufera
Un improbabile ciondolo che proteggerebbe dal Coronavirus. A presentarlo in audizione alla commissione Affari Costituzionali della Camera è il segretario nazionale del sindacato di polizia Siap, Giuseppe Tiani, anche presidente dell'agenzia regionale InnovaPuglia.
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La proposta
"Questo micro purificatore d’aria di tecnologia israeliana per un metro cubo attorno alla persona che lo indossa genera cationi che inibiscono qualsiasi virus abbia segno positivo", ha spiegato Tiani, mostrando il ciondolo e suggerendo di darlo in dotazione ai poliziotti per non venire contagiati: "È tecnologia che andrebbe distribuita alle forze di polizia nel paese e a tutti i sanitari impegnati, perché questo ci darebbe una mano a fare più serenamente il nostro lavoro e soprattutto a combattere il virus con la tecnologia".
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La smentita
Su Twitter il video è diventato rapidamente virale, con Tiani paragonato addirittura a Wanna Marchi e per i tanti dubbi sollevati sull'efficacia dell'apparecchio. E' la stessa start-up produttrice del ciondolo a chiarire: "Smentiamo categoricamente – spiegano i fratelli Fieg al sito Giornalettismo – che questo nostro purificatore d’aria possa essere utile contro il Covid-19. L’unico rimedio efficace, da questo punto di vista, è quello di indossare la mascherina".
"Wanna Marchi":
Perché Giuseppe Tiani, presidente di InnovaPuglia e segretario Nazionale del Siap, sindacato di polizia, ha presentato ieri durante un'audizione alla Camera un ciondolo anti-Covid di "tecnologia israeliana" del costo di 50 euro pic.twitter.com/YtZ7JxAg5o— Perché è in tendenza? (@perchetendenza) November 10, 2020