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Cittadini europei abbassano riscaldamento, accolgono inviti a risparmiare energia

Un fornello di una cucina a gas a Burdeaux

(Corregge in quarto paragrafo 2021-22 in 2022-23)

BERLINO (Reuters) - Gli europei hanno ridotto l'uso del riscaldamento quest'inverno, prestando ascolto, sembrerebbe, agli inviti del governo a risparmiare energia a seguito della crisi ucraina, con alcuni cittadini che hanno ritardato l'accensione di quasi un mese e hanno impostato temperature più bassa.

I dati, raccolti da centinaia di migliaia di termostati smart installati nelle case di tutto il continente dall'azienda Tado, che ha sede a Monaco di Baviera, evidenziano che, con l'abbassamento delle temperature, le famiglie hanno dato ascolto agli avvisi sull'aumento dei costi del riscaldamento.

L'uso di questi termostati intelligenti si sta diffondendo sempre di più nelle famiglie e imprese di tutta Europa, nel tentativo di tenere sotto controllo il consumo di gas. A volte i termostati vengono collegati alla struttura tariffaria del fornitore di energia in modo da regolare la domanda e ridurre i picchi di costo. La Germania li ha resi obbligatori negli edifici di nuova costruzione.

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Nell'inverno 2022-23, la percentuale di case in tutta Europa con il riscaldamento acceso ha superato il 90% il 28 novembre. Nei tre anni precedenti, tale soglia era stata superata settimane prima, rispettivamente il 7, il 12 e il 5 novembre, secondo i dati di Tado, una delle molte aziende attive nel mercato dei termostati intelligenti, in rapida espansione.

In Germania gli uffici pubblici hanno abbassato le temperature a 19 gradi. All'università di Francoforte sull'Oder, al confine con la Polonia, al personale sono state fornite coperte con cui potersi coprire.

I dati di Tado mostrano come anche le famiglie abbiano diminuito le temperature.

In base a quanto mostrato dai dati, quest'inverno gli impianti di riscaldamento domestico sono stati impostati su temperature inferiori, in media, di quasi un grado rispetto agli anni precedenti.

Dopo una fase frenetica, gli enti regolatori dell'energia sono adesso più fiduciosi sulle prospettive delle forniture di gas in Europa.

"Con i risparmi, l'afflusso di gas e i buoni livelli di stoccaggio, siamo molto, molto ottimisti sul fatto che non dovremo più preoccuparci di una carenza di gas quest'inverno", ha affermato ieri Klaus Mueller, a capo del regolatore di rete tedesco per l'energia, dopo che in precedenza aveva invitato i consumatori a forti riduzioni di consumi per evitare gravi interruzioni di energia.

L'Unione europea importa l'80% del proprio gas, che rappresenta il 22% del consumo energetico europeo e soddisfa il 32% del fabbisogno energetico delle famiglie, secondo l'Ue.

Tuttavia, sono stati compiuti enormi sforzi per ridurre la dipendenza dal gas russo e aumentare le importazioni da produttori europei di gas come la Norvegia e i Paesi Bassi, mentre la Germania ha rapidamente costruito terminali Gnl.

I prezzi del gas in Europa sono scesi bruscamente rispetto al picco di agosto, quando la corsa al riempimento degli stoccaggi ha spinto il mercato al rialzo.

STOICISMO OLANDESE

I dati di Tado, basati sulle letture di 340.000 termostati intelligenti collegati al cloud in tutta Europa, sono relativamente svincolati dalle diverse condizioni meteorologiche dei quattro inverni misurati, poiché registrano le temperature target impostate dalle famiglie.

Questi dati mostrano variazioni regionali ma anche una chiara direzione. Le famiglie olandesi hanno ridotto le temperature target di 0,99 gradi Celsius in media rispetto a un anno fa, mentre i consumatori spagnoli hanno ridotto i target di 0,29 gradi.

In Gran Bretagna, il 79,6% delle case collegate al Tado ha impostato una temperatura più bassa, mentre nella Norvegia, ricca di gas, lo ha fatto solo il 47%. Le impostazioni di temperatura in Norvegia sono scese di 0,2 gradi Celsius a 20,8 gradi e in Gran Bretagna di 1 grado a 18,3 gradi.

I governi europei, compresa la Germania, hanno stanziato miliardi di euro per aiutare i cittadini e le imprese a far fronte al caro bollette.

Tado ha installato tre milioni di termostati, ma i confronti possono essere fatti solo tra termostati installati nello stesso posto per quattro anni consecutivi. Di conseguenza, solo circa il 10% di essi può essere utilizzato nei dati.

Esiste anche un "effetto ricchezza". In Europa occidentale la fascia demografica in cui sono installati i termometri è piuttosto ampia.

I dati sono meno rappresentativi nei Paesi dell'Europa orientale, dove le famiglie con termostati intelligenti tendono a essere quelle più ricche. In Bulgaria, i clienti di Tado hanno abbassato la temperatura in media dello 0,28%.

"Circa il 79% del consumo energetico di un'abitazione privata è rappresentato dal riscaldamento e dall'acqua calda", ha spiegato Christian Deilmann, amministratore delegato di Tado. "La Tv, la cucina e l'illuminazione non sono così importanti: l'importante è avere riscaldamento e acqua calda sotto controllo".

Le autorità di regolamentazione tedesche temono che l'attuale riduzione dei prezzi del gas possa far sì che i clienti si preoccupino meno di risparmiare energia. È ancora troppo presto per poter dire, in base ai dati di Tado, se la disciplina energetica delle famiglie si stia allentando.

"Dobbiamo iniziare a pensare al 2023/24", ha twittato ieri Mueller, il presidente del regolatore tedesco. "Dobbiamo continuare a risparmiare gas, essere più efficienti dal punto di vista energetico, sviluppare le energie rinnovabili e riempire gli stoccaggi".

(Thomas Escritt, tradotto da Chiara Scarciglia, editing Andrea Mandalà)