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Clima di attesa sui mercati: quali scenari a Piazza Affari?

Di (KSE: 003160.KS - notizie) seguito riportiamo l'intervista realizzata ad Antonello Marceddu, trader di Tag Group, al quale abbiamo rivolto alcune domande sui principali indici azionari, con una particolare attenzione rivolta a Piazza Affari.

L'indice Ftse Mib ha subito una pesante battuta d'arresto ieri complice anche lo stacco dei dividendi di numerose blue chips. Quali sono le sue previsioni nel breve per il nostro mercato?

Nelle ultime sedute il Ftse Mib ha continuato a muoversi in laterale, cui ha fatto seguito ieri un gap d'espansione in apertura, perchè probabilmente il mercato intendeva acquisire i valori dei vari dividendi staccati da numerose blue chips.

Per il momento l'indice si mantiene al di sopra dei 17.200 e fino a quando sarà tenuta questa soglia a mio avviso saremo in una fase di accumulazione. Gli investitori si stanno guardando intorno e mi sembra non sia stata decisa ancora quale sarà la direzionalità del mercato.

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Una dimostrazione di ciò giunge dall'andamento delle ultime sessioni che sono abbastanza congestionate e non hanno grandi espansione di volatilità e conseguentemente di direzionalità.
C'è un clima di attesa e probabilmente assisteremo ancora un andamento poco direzionale nel corso della settimana iniziata.

In caso di discesa del Ftse Mib al di sotto dei 17.200 punti si andrà a toccare l'area dei 16.800, minimo raggiunto il 7 aprile scorso. Fino a quando sarà tenuta l'area dei 17.200 saremo in fase laterale, mentre sopra i 17.600 punti potremo attenderci nuovi spunti rialzisti in direzione di area 18.000.

Per il momento ho ancora una view positiva sul Ftse Mib anche in ragione della sottovalutazione di diversi titoli bancari che potrebbero risalire la china.
La mia idea è che il Ftse Mib vada visto ancora al rialzo e non al ribasso, mentre la view diventerebbe negativa in caso di discese al di sotto dei 16.800 punti, preludio ad approfondimenti ribassisti ben più ampi.

Nella seduta di ieri il dollaro ha perso pesantemente terreno nei confronti dello yen, scendendo in direzione di quota 109, mentre si è mantenuto sostanzialmente stabile rispetto all'euro. Quali sono le sue previsioni su questi due cambi?

La flessione dell'euro nei confronti del dollaro a mio avviso non è coerente con le notizie che giungono sui mercati dal fronte macro. Per la terza giornata consecutiva stiamo assistendo ad un movimento compreso tra 1,1238 e 1,118, quindi ad una fase laterale nell'intraday.

In un'ottica di più lungo periodo, una discesa al di sotto di 1,12 potrebbe portare in primis a 1,116/1,115, sotto cui si guarderà alla soglia degli 1,11, per cui c'è ancora una figura intera che l'euro potrebbe percorrere nel breve. Se ciò avverrà con una certa volatilità non saranno da escludere ulteriori flessioni in direzione di area 1,1 nel peggiore dei casi.

Il dollaro-yen è tornato a calare perchè c'è sicuramente una valutazione del rischio del mercato. La flessione di ieri del dollaro-yen sinceramente un po' mi ha stupito, perchè in presenza di un dollaro-yen in calo avremmo dovuto vedere al contempo un biglietto verde un po' più forte rispetto ad altre valute, ma così non è stato.

Mi aspetto che il dollaro-yen possa rimanere ancora per qualche giorno al di sotto di area 109,5 e questo dovrebbe portare la valuta giapponese ad esprimere forza anche in altri cambi, come del resto stiamo assistendo per l'euro-yen.
Credo che in questo momento il mercato stia valutando l'attività di rischio e questo implica un arroccamento delle posizioni su versanti più difensivi.

Alla luce di quanto appena detto si aspetta un rialzo dell'oro nel breve?

L'oro al momento non sta salendo ed evidentemente sul mercato si sta creando una sorta di incertezza fisica. In presenza di uno yen in rialzo su oro e dollaro, avremmo dovuto vedere un gold in salita, ma così non è al momento.
Non c'è correlazione tra le variabili intermarket e questo segnala che il mercato è in attesa di qualche altro dato per una visione più completa e più chiara

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