Yahoo Finanza Come abbattere le pareti in casa: tutti i permessi
Volete ristrutturare casa, cambiare la disposizione delle stanze o, semplicemente, ingrandire una stanza ora che la cameretta di vostro figlio, ormai cresciuto e che vive da solo, non serve più? Attenzione, perché per modificare la disposizione delle stanze in casa servono diversi permessi, da avere assolutamente prima di iniziare i lavori.
Partiamo da una premessa, cioè quando le pareti non possono venir abbattute. Ciò avviene quando la casa che vorremmo ristrutturare è un edificio in muratura danneggiato da scosse sismiche, o se l’abbattimento delle pareti dovrebbe coinvolgere edifici posti sotto vicoli urbanistici o ambientali. Inoltre, non si possono abbattere le pareti portanti. In questo caso è possibile solamente aprire un varco, per una porta, una finestra, a patto che vengano seguiti questi passi: richiedere la consulenza di un ingegnere per verificare la stabilità dell’edificio; definire insieme al tecnico le dimensioni del varco in modo da non compromettere la stabilità dell’edificio; far realizzare una cerchiatura, in acciaio o in cemento armato; prevedere una cornice di sostegno per l’apertura, in modo da rinforzare e compensare la struttura portante.
Passiamo, a questo punto, ai permessi che servono per abbattere la parete di casa. Se si tratta solo di un’apertura nelle pareti interne non portanti, allora questa è considerata opera di manutenzione ordinaria e per questo non necessità di particolari documentazioni. La demolizione di un’intera parete interna alla casa è invece considerata un intervento di manutenzione straordinaria e, in questo caso, serve la presentazione della cosiddetta SCIA 2 presso gli uffici tecnici del Comune. Se la parete non è portante e non vi sono particolari vincoli ambientali o urbanistici, i lavori possono iniziare immediatamente dopo la presentazione. La documentazione deve essere redatta e inoltrata da un tecnico e corredata del relativo progetto. In questo caso bisogna nominare, attraverso una lettera di incarico, un direttore dei lavori abilitato e questo va comunicato attraverso la SCIA 2.
E una volta finiti i lavori? A quel punto è obbligatorio effettuare tre passaggi burocratici. In primo luogo bisogna presentare in Comune la Comunicazione di fine lavori e la Certificazione del collaudo finale. Poi bisogna presentare agli uffici dell’Agenzia del Territorio, cioè il Catasto, la richiesta di variazione catastale, corredata della nuova planimetria. Infine, entro 15 giorni dalla data di comunicazione di fine lavori, bisogna richiedere in Comune il certificato di agibilità, che attesta la presenza di condizioni di sicurezza, di igiene, di salubrità e di risparmio energetico dell’edificio, secondo le norme vigenti. A tale richiesta deve essere allegata anche la variazione catastale.
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