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Come approfittare del Post-Olimpiadi? I consigli degli esperti

Quando venne designata per ospitare i giochi, la nazione carioca aveva un futuro luminoso davanti a sé, un futuro che, però, non solo non ha saputo sfruttare ma che, ironia della sorte, ha iniziato a declinare proprio immediatamente dopo la scelta del comitato olimpico.

La situazione del Brasile

Attualmente la nazione è in piena crisi politica con la presidente Dilma Rousseff sospesa dagli incarichi di governo e sottoposta a impeachment, il sistema di corruzione è stato scoperto e, si spera, verrà cancellato. Elementi positivi sono anche il recupero della zona portuale di Rio, Porto Maravilha vero e proprio cuore pulsante dell'attività commerciale della città. Inoltre le autorità del Comune fanno sapere che la percentuale di popolazione che potrà approfittare del trasporto pubblico passerà dal 18% al 63% entro il 2017, facendo quindi intendere che il processo di investimenti continuerà anche ora che i fari dei giochi olimpici si sono conclusi. O almeno lo si spera. Ma ad incoraggiare gli investitori è il ritorno dell'ottimismo con quella Borsa brasiliana che dall'inizio dell'anno ha visto un 50% di aumento dall'inizio dell'anno, il che, considerando che i mercati anticipano i trend, sta facendo ben sperare. In molti. Un esempio arriva dall'analisi di Dana Blankenhorn che vede nella nazione carioca diversi punti di forza non solo nelle risorse naturali imponenti ma anche in una classe di imprenditori il cui elenco è capeggiato da persone del calibro di Jeorge Paolo Lemann, e dai suoi partner in 3G Capital. Lemann è considerato il Warren Buffett brasiliano oltre ad aver collaborato in più occasioni con l'originale, ovvero il guru di Omaha, in affari come quello con la Kraft Heinz Company che ha visto partecipare, appunto anche la Berkshire Hathaway di Buffett. Alla luce di questo vengono citati anche alcuni nomi su cui investire.

La scelta degli esperti

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Ambev SA (ADR) (ABEV). La società che produce birra, ha visto un aumento delle proprie azioni del 37% dall'inizio dell'anno su un mercato che ha radici forti in tutto il Sud America e l'America Centrale oltre che il Canada. La strategia dell'azienda si fonda su una serie programmata di acquisizioni e collaborazioni anche a livello internazionale, al più famosa delle quali è quella con PepsiCo, Inc. (NYSE: PEP) di cui, dal 2002 è diventato l'imbottigliatore ufficiale, anche se il colpo è arrivato nel 2004 quando Interbrew e Ambev, rispettivamente terzo e quinti produttore di birra al mondo, hanno annunciato il loro matrimonio creando un gruppo, InterbrewAmBev diretto concorrente, per capitalizzazione, di Anheuser-Busch il più grande produttore di birra al mondo per volume. I numeri della nuova creatura vantavano al momento della nascita, una capitalizzazione di mercato di oltre 20 miliardi di dollari, una quota globale del 14% e un fatturato annuale di 9,5 miliardi di euro.

Sebbene AmBev abbia sofferto nel 2015 sia sul fronte dei ricavi che degli utili in calo del 20% su anno anno può ancora vantare un cash flow operativo forte. L'altro nome citato nel report è BRF SA (BRFS) società attiva nel settore alimentare e delle bevande. Nonostante la caduta del Real brasiliano, i numeri di voci come fatturato, redditività e cash flow continuano a restare positivi con azioni che, sebbene crollate per via della crisi nazionale, hanno visto un costante rialzo negli ultimi 3 mesi con un +33%. L'ultimo esempio è quello di Brasilagro Cia Brasileira De Propriedades Agricolas (LND) società attiva nella compravendita di terreni, altra risorsa della nazione.

La società quasi uno specchio di quanto sta accadendo alla nazione, vede una vera e propria rivluzione al vertice con la scelta di Andre Guillaumon, nominato CEO proprio questa settimana in sostituzione di Julio Toledo Piza, che ha guidato l'azienda durante l'ultimo periodo combattendo contro la svalutazione e i problemi di produttività sia in Brasile che in Paraguay, problemi dettati anche dalla siccità che ha reso difficile le coltivazioni. In questo caso, però, la scelta di chi investe arriva sulla volontà di un approccio a lungo termine e quindi tutto dipende dalle future strategie di espansione urbana del governo. Qualunque esso sia.

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