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Come il fintech può tagliare le maxi commissioni per cambiare le valute

Cambiare gli euro nella valuta locale può rappresentare un costo (Getty)
Cambiare gli euro nella valuta locale può rappresentare un costo (Getty)

È quasi tutto pronto per le vacanze. Se la meta è in un Paese dell’area euro, nessun problema. Qualche pensiero in più invece, c’è se si decide di partire per una località estera dove circola una valuta differente. In questo caso, è bene organizzarsi per tempo.

Cambiare i soldi in banca

Il metodo più sicuro è quello di cambiare gli euro in banca. Sterline, dollari o kune se si va al mare in Croazia. In questo caso, però, bisogna prenotare la valuta con circa un paio di settimane di anticipo. Solitamente si paga una somma una tantum, fissa, non in percentuale. Per questo è conveniente cambiare almeno 200 o 300 euro, con il tasso di cambio ufficiale.

Il cambio in aeroporto

I cambia valuta in aeroporto o nelle grandi stazioni sono un’alternativa per chi ha deciso all’ultimo di partire e non ha avuto modo di cambiare preventivamente il denaro. In questo caso, però, occhio alle commissioni che possono anche pesare fino al 15 per cento sul valore della transazione. Sempre meglio, in questo caso, fare un veloce confronto con le varie agenzie in aeroporto per individuare quella più conveniente.

Un aiuto dal fintech

La soluzione più pratica ed economica è quella del prelievo con carta di debito o di credito. L’italiana CheBanca! offre la possibilità di prelevare denaro in tutto il mondo con la carta di debito, senza pagare commissioni. Le alternative sono la britannica Revolut e la tedesca N26, che hanno quasi ridotto a zero le commissioni. Un bel vantaggio per partire senza pensieri e non trovarsi sorprese, una volta rientrati a casa, nell’estratto conto.