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Come sarà la prossima influenza stagionale? Pregliasco: "Distinguerla dal Covid non è semplice" (di M.Coscetta)

Fabrizio Pregliasco (Photo: Fabrizio Pregliasco)
Fabrizio Pregliasco (Photo: Fabrizio Pregliasco)

“I virus respiratori che stanno iniziando a circolare sono nuovi ma non troppo. Questo significa che i vaccini antinfluenzali quest’anno sono molto efficaci”. Sono le parole del virologo dell’Università degli studi di Milano Fabrizio Pregliasco, intervistato da HuffPost. “Ogni anno l’influenza ha una dimensione diversa in funzione di quanto si modifica e di quanto è “nuovo” il virus influenzale - spiega -. Più si modifica, maggiore è la platea di persone che può contagiare.” E aggiunge: “Quest’anno il virus si è modificato, ma non troppo, quindi meno persone saranno suscettibili alla malattia”.

Negli ultimi due anni, grazie alle misure anticovid, anche l’influenza stagionale è rimasta sotto controllo. Ma è ancora troppo presto per abbassare la guardia. Rispetto allo scorso autunno, infatti, siamo tornati quasi alla normalità: gli studenti sono rientrati nelle aule, i lavoratori negli uffici, e in molti stanno progettando viaggi e vacanze. Questo tanto atteso ritorno alla normalità quanto ci costerà? Cosa aspettarci dalla prossima stagione influenzale?

“Sarà una stagione di rischio medio/medio-basso. Ci aspettiamo dai quattro ai sei milioni di casi. Il picco sarà probabilmente a dicembre”, afferma Pregliasco. In particolare, “prevediamo quattro virus, tra cui l’A(H3N2)”. Ma la buona notizia è che “c’è un match tra questi virus e i vaccini antinfluenzali sviluppati quest’anno, quindi le vaccinazioni antinfluenzali saranno molto efficaci”. Il virologo spiega che gli ultimi dati di sorveglianza della rete mondiale dell’Oms (quelli che vanno a sequenziare e individuare i virus, stagionali e non) dimostrano che i casi di virus respiratori che si sono già registrati sporadicamente in Italia sono del tutto simili a quelli del vaccino.

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Come riporta anche il New York Times in un articolo che raccoglie tutta una serie di domande e risposte sulla stagione influenzale che ci prepariamo a vivere, la cosa migliore da fare è vaccinarsi contro l’influenza, per abbassare quanto più possibile la probabilità di contagio. Secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, la vaccinazione è raccomandata a tutti dai sei mesi di età in su (a meno che si abbiano particolari patologie o allergie), comprese le donne in gravidanza. In questo modo anche i nascituri saranno protetti, perché gli anticorpi vengono trasmessi al bambino e lo proteggono anche dopo la nascita. “Raccomandato soprattutto agli over 60, e alle persone di ogni età con problemi cardiaci o respiratori”, aggiunge Pregliasco.

Distinguere l’influenza dal Covid, tuttavia, non sarà facile, perché i sintomi sono simili. “Febbre alta, oltre i 38 gradi, almeno un sintomo generale, come dolori articolari e muscolari, e almeno un sintomo respiratorio”. “Se c’è solo un sintomo, come raffreddore o naso chiuso, si può ragionevolmente pensare di avere l’influenza e non il Covid. Ma alla fine è solo il tampone che garantisce una diagnosi certa”. Peraltro con la variante delta i sintomi relativi alla perdita di gusto e olfatto sono diminuiti, per cui differenziare le due cose risulta ancora più difficile.

La buona notizia, però, è che è raro prendere entrambi. “Ma può succedere. In questi rari casi le difese immunitarie si abbassano ancora di più. Viene un “unicum” ancora più impegnativo. L’influenza rende più grave il Covid e viceversa”.

Per questo sarebbe importante vaccinarsi, soprattutto per chi negli ultimi anni non ha avuto l’influenza, dal momento che questa “tende a colpire chi non è stato contagiato prima”. Come afferma anche il New York Times, però, sarebbe sbagliato pensare di prevenire il Covid con il vaccino antinfluenzale. “Non può prevenirlo. Qualche studio ha dimostrato che un po’ di protezione la dà, c’è un po’ di immunostimolazione. Ma non può prevenirlo”, conclude Pregliasco.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.