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Come si calcola il limite di 26.000 euro per il bonus 80 euro?

Domanda:

Buongiorno vorrei sapere: questi limiti di 24 e 26mila euro come si definiscono? in base a quanto percepito- indipendentemente se costituito da stipendio fisso o straordinari/domeniche lavorative? Ovvero, ad un dipendente che supera questi limiti di poco (solo "grazie" al fatto che ha lavorato tot.domeniche e ha fatto tot. straordinari) non spettera' il bonus; un altro dipendente, magari collega che ha lavorato meno domeniche e meno straordinari e quindi non arriva a questi limiti, prendera' il bonus e guadagnera' alla fine uguale a chi ha lavorato di piu? In pratica, aver lavorato di piu', per un dipendente, e' in questo caso penalizzante?

Risposta dell'esperto:

Una delle condizioni che deve soddisfare il reddito del contribuente perché si abbia diritto al bonus di 80 euro del governo Renzi è che il reddito complessivo non sia superiore a 26.000 euro. Come sappiamo, sotto ai 24.000 euro si ha diritto all’intero bonus di 640 euro su base annua, fra i 24.000 e i 26.000 di fatto al crescere del reddito diminuisce il bonus, oltre i 26.000 si perde completamente.

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Il reddito complessivo è determinato sommando tutti i redditi imponibili netti dei contribuenti, con qualche eccezione (redditi esenti o soggetti ad imposta sostitutiva), che appartengono alle diverse categorie e si determinano con le loro proprie regole: ad esempio il reddito da fabbricati, da lavoro dipendente o autonomo, reddito d’impresa o reddito di capitale, ecc. Per ottenere il bonus del governo in questa somma di tutti i redditi è esplicitamente escluso dal computo il reddito che deriva dalla rendita catastale della prima casa, e delle relative pertinenze, ma sono ad esempio compresi i redditi da locazione assoggettati a cedolare secca.

Detto ciò, la risposta al quesito del gentile lettore non può che essere affermativa: il reddito ottenuto da straordinario è a tutti gli effetti reddito da lavoro dipendente, per cui entra senz’altro nel computo. E se il reddito complessivo a consuntivo relativo al 2014 superasse i 26.000, il lavoratore non avrà diritto al bonus, e dovrà restituire quanto ricevuto dal datore di lavoro in sede di dichiarazione, non perché è tassato, ma perché è venuta meno una condizione fondamentale.

Tuttavia la possibilità che convenga stare a casa invece di fare straordinario e guadagnare la stessa cifra è molto remota. Non dimentichiamo infatti che il bonus varia da 53,33 euro a 80 al mese, o anche meno se siamo nella forchetta 24-26.000 euro, ed è equivalente super giù a due - quattro ore, o poco più, di straordinario al mese. Il rischio che si verifichi ciò che paventa il gentile lettore, a parere di chi scrive, è reale solo per una ristretta platea di lavoratori che già percepiscono redditi molto vicini alla soglia dei 26.000, e che occasionalmente fanno poche ore di lavoro extra. Inoltre, coloro i quali fanno più straordinario, conseguono in ogni caso redditi superiori, indipendentemente dal fatto che sforino il tetto per ottenere il bonus di Renzi. In altre parole, generalmente non conviene rinunciare allo straordinario perchè intanto c'è il bonus Renzi.