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Come si diventa notaio? Il lavoro che nessuno vuole più fare

(Photo by: MediaForMedical/UIG via Getty Images)
(Photo by: MediaForMedical/UIG via Getty Images)

Da mille e 200 praticanti nel 2012, l’anno scorso ne sono rimasti 425. Addio stipendi d’oro, il 75 per cento guadagna meno di 70mila euro in un anno. La professione del notaio è in crisi di vocazione. Quasi un terzo in meno rispetto a quattro anni fa, l’anno peggiore è stato il 2013 che ha fatto registrare un crollo di 600 praticanti su base nazionale. “E’ un fenomeno con il quale dobbiamo fare i conti”, commenta Giampaolo Marcoz, del Consiglio nazionale del Notariato. “Il nostro timore è che da una crisi quantitativa corrisponda un abbassamento della qualità”.

Prima un candidato su 15 passava gli esami, ora solo uno su quattro. Significa che il numero dei praticanti è sceso drasticamente. Nel 2007 a Milano c’erano 114 praticanti, l’anno scorso solo 67. Il calo degli iscritti alla pratica è costante anche nelle altre città d’Italia. A Napoli in sei anni si è registrato un crollo del 60 per cento, peggio a Bari (-68 per cento), a Firenze il calo è del 57 per cento. Ci sono, però, sempre più donne. I dati diffusi dal Consiglio nazionale del Notariato fotografano una professione in cui le quote rosa stanno per raggiungere la metà dei professionisti.

(Photo by: MediaForMedical/UIG via Getty Images)
(Photo by: MediaForMedical/UIG via Getty Images)

Cala il numero di notai e anche il loro stipendio. Il 75 per cento degli iscritti all’ordine guadagna meno di 70mila euro all’anno, in passato si arrivava anche 200mila euro. Diminuiscono anche i “figli d’arte”. “Solo il 18 per cento è figlio di un notaio, tra gli avvocati si arriva al 40 per cento – commenta Arrigo Roveda, presidente del distretto di Milano -. E’ chiaro che in una professione dove contano moltissimo le relazioni non è facile farsi strada in una fase di profonda crisi economica. La riduzione delle compravendite immobiliari ha ridotto la torta e messo in difficoltà chi stava iniziando”.

Le recenti misure del governo hanno ridotto l’attività dei notai con diverse liberalizzazioni, come nel caso di vendita di un’auto usata: non serve più la firma del professionista. Come si diventa notaio? Serve la laurea in giurisprudenza, poi la pratica notarile di 18 mesi in uno studio che dà l’accesso al concorso notarile. Il percorso è ben chiaro ai 950 notai che sono in procinto di aprire il proprio studio nei prossimi due anni. Sono 4.819 in tutta Italia quelli attualmente in attività.