Commissione Ue propone percorsi riduzione debito più lunghi e concordati singolarmente
BRUXELLES (Reuters) - La Commissione europea ha proposto di modificare le regole di bilancio dell'Unione in modo che i governi concordino percorsi individuali di riduzione del debito con una durata basata su riforme e investimenti, ma l'idea è già oggetto di scetticismo, in particolare da parte della Germania.
La modifica, che si allontana dall'attuale obbligo indifferenziato di tagliare annualmente il debito di 1/20 dell'eccedenza superiore al 60% del Pil, ha lo scopo di rendere i governi "titolari" dei propri piani di debito, piuttosto che vederli imposti esternamente dalla Ue.
La proposta prevede un percorso di aggiustamento del debito su un periodo di quattro anni, che potrebbe essere allungato fino a sette. L'estensione di tre anni sarebbe concessa nel caso un Paese si impegni a fare investimenti pubblici o riforme a favore della sostenibilità del debito.
Ma la proposta ha già sollevato timori nei paesi Ue, in particolare a Berlino, dal momento che percorsi di riduzione del debito più lunghi e negoziati singolarmente porterebbero i governi a rimandare decisioni difficili alla fine del tempo a disposizione, spesso dopo la scadenza del mandato.
Tuttavia, i cambiamenti sono necessari perché, dopo l'impennata del debito pubblico nei Paesi dell'Unione europea causata dalla pandemia di Covid-19, gli attuali requisiti di riduzione del debito sono diventati irrealisticamente ambiziosi.
"Posso già immaginare che la proposta troverà contrari. O meglio alcuni come noi la riterranno eccessivamente ossessiva nei confronti dei paesi sovraindebitati, altri come i nordici inutilmente lasca, ci sarà una difficile negoziazione", ha dichiarato il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti.
(Tradotto da Chiara Scarciglia, editing Gianluca Semeraro)