Commissione Ue restringe caso su norme App Store, ma Apple ancora nel mirino antitrust
BRUXELLES (Reuters) - Le autorità antitrust dell'Unione europea hanno ristretto il loro caso contro Apple, affermando che le regole dell'App Store che impediscono agli sviluppatori di informare gli utenti di altre opzioni di acquisto violano le norme del blocco contro le condizioni commerciali sleali.
La Commissione europea ha ritirato un'accusa precedente che prendeva di mira le regole di Apple che impongono agli sviluppatori di utilizzare il proprio sistema di pagamento in-app.
L'organo di controllo della concorrenza Ue ha detto che i cosiddetti "obblighi anti-steering" di Apple per gli sviluppatori non sono "né necessari né proporzionati per la disposizione dell'App Store su iPhone e iPad e che sono dannosi per gli utenti dei servizi di streaming musicale sui dispositivi mobili di Apple, che potrebbero dover pagare più del dovuto".
Apple ha detto di essere lieta che la Commissione abbia ristretto il caso e che risponderà alle preoccupazioni dell'autorità di regolamentazione.
Il caso è stato avviato da Spotify, che ha denunciato Apple di aver ingiustamente limitato i rivali al proprio servizio di streaming musicale Apple Music sugli iPhone.
Questo ha spinto la Commissione ad aprire un caso contro Apple nell'aprile 2021.
La Commissione ha detto che l'atto di accusa di oggi, noto come comunicazione degli addebiti, sostituirà il documento del 2021.
(Tradotto da Enrico Sciacovelli, editing Stefano Bernabei)