Comprare casa senza mutuo, ecco come fare
Il mattone è sempre stato l'investimento per eccellenza. Questo fino all'inizio della crisi economica europea, che ha inevitabilmente colpito il settore immobiliare, un settore che - secondo anche i dati del dossier European Outlook 2014 - sta finalmente volgendo al termine, anche se con non poche difficoltà.
Una flessione del mercato che si avvia verso una conclusione (in Italia è prevista una "ripresina" dell'1% entro la fine del prossimo anno), portando i prezzi delle abitazioni (in vendita o in affitto) a scendere.
Se da una parte, però, l'esigenza dei proprietari di immobili porta a diminuire i prezzi della vendita o a preferire la soluzione alternativa dell'affitto, dall'altra c'è un crescente numero di persone che non hanno le condizioni adatte per l'acquisto di una casa, come ad esempio tutte le credenziali necessarie e le garanzie richieste per ottenere un mutuo bancario.
Fortunatamente, il mutuo non è più un ostacolo insormontabile: esistono infatti alcune soluzioni alternative che permettono di acquistare una casa senza troppi sacrifici. Queste sono la vendita con riserva di proprietà e l'affitto con riscatto. Vediamo nel dettaglio in cosa consistono.
La vendita con riserva di proprietà - detta anche vendita con patto di riservato dominio - è la soluzione migliore per chi non ha possibilità di accedere a un mutuo. Consiste in un contratto di vendita standard dove l'acquirente ha il diritto di entrare in casa da subito e promette al venditore il pagamento dell'abitazione a rate. La proprietà rimane nelle mani del venditore fino a quando la rateizzazione non è conclusa; da quel momento in poi, la casa diventa a tutti gli effetti dell' acquirente. Se invece non onora il contratto, questo viene risolto e il venditore dovrà restituire i soldi ricevuti, trattenendo però l'equivalente dell'affitto non percepito e un indennizzo per il risarcimento del danno. E' una buona soluzione per chi non ha liquidità necessaria per comprare una casa pagandola tutta assieme, ma anche per chi è da anni in un appartamento in affitto e decide alla fine di acquistarlo. L'unico neo è che una volta firmato il contratto, tutte le spese diventano a carico dell'acquirente.
La seconda soluzione è invece l'affitto con riscatto: si tratta di un contratto di locazione di una casa o di un appartamento con il quale il locatario garantisce il suo diritto di acquisto dell'immobile entro un determinato periodo di tempo - stabilito appunto sul contratto - ad un prezzo prestabilito.
L'affitto con riscatto viene gestito quindi attraverso un duplice contratto: il primo riguarda il contratto d'affitto standard, il secondo invece prevede l'opzione d'acquisto con i termini fissati con il proprietario dell'immobile. Dal momento in cui si sceglie l'opzione di acquisto, tutti i canoni mensili versati da quel momento in poi verranno detratti dal prezzo pattuito per l’acquisto della casa. Questa è una soluzione per tutti coloro che da anni vivono in affitto e decidono di commutare il canone mensile in una rata per l'acquisto dell'immobile, ma non possono accendere un mutuo. L'aspetto positivo, inoltre, è che tutte le spese restano a carico del proprietario (Imu compresa) fino a quando non si diventa effettivi proprietari dell'immobile.