Comune Genova respinge delibera per cedere Amiu a Iren
MILANO (Reuters) - Il consiglio comunale di Genova, al termine di una lunga seduta, ha respinto la delibera che prevedeva la cessione della maggioranza di Amiu a Iren.
Nel consiglio, trasmesso in diretta streaming, hanno votato a favore 14 consiglieri, 19 hanno votato contro e sei si sono astenuti.
Di fatto si è trattato dell'ultimo atto della giunta di centro-sinistra guidata da Marco Doria che andrà al rinnovo in primavera.
La delibera prevedeva l'ingresso della multiutility -- di cui lo stesso comune di Genova è uno dei principali soci insieme a Torino, Reggio Emilia, Parma e Piacenza -- in due step: Iren avrebbe rilevato il 49% di Amiu (azienda che gestisce e smaltisce i rifiuti del capoluogo ligure) entro la fine di marzo, al termine di un periodo di due diligence attraverso un aumento di capitale in contanti; entro dicembre Iren avrebbe superato il 51% di Amiu attraverso un altro aumento di capitale, ma conferendo degli asset.
Nel suo intervento Doria ha sottolineato che la delibera prevede "di dare un mandato a una trattativa con un punto di arrivo possibile che sarà valutato dal consiglio comunale. Non è la chiusura di un accordo, però questo dovrà accadere in tempi congrui per restituire al consiglio un risultato da valutare".
Secondo il sindaco di Genova, "il comune da solo non è in grado di affrontare il tema Amiu nella sua complessità e riteniamo che sia necessario avere un partner che apporti del capitale nuovo che serve a realizzare investimenti negli impianti che il sistema genovese necessita". Inoltre, la partnership con Iren "crea la condizione per prorogare il contratto di servizio che scade al 2020 e per potere negoziare la proroga del contratto il presupposto è il processo di aggregazione fra società. Altrimenti saranno altri privati che realizzeranno gli impianti e il sistema pubblico pagherà per il loro utilizzo".
(Giancarlo Navach)