Condizionatori e riscaldamenti negli uffici pubblici: le regole in arrivo
"Preferite il condizionatore o la pace?". Mentre ancora rimbomba nelle orecchie degli italiani la domanda fatta dal premier Mario Draghi, ecco che nel dare il via libera al disegno di legge di conversione del decreto bollette, il Parlamento mette un freno al condizionatore selvaggio negli uffici pubblici.
Le commissioni Ambiente e Attività produttive hanno approvato un emendamento del M5S al decreto bollette che impone una stretta su termosifoni e condizionatori della pubblica amministrazione. Il decreto è atteso a Montecitorio lunedì.
LEGGI ANCHE: Paragone: "Condizionatori? Draghi spieghi o chiederò a Parlamento di spegnerli"
GUARDA ANCHE IL VIDEO: Caldo torrido, il condizionatore non è l'unica soluzione
Ma che cosa prevede nello specifico il decreto? Negli edifici della Pubblica amministrazione la temperatura non potrà superare i 19 gradi in inverno e non potrà essere inferiore a 27 gradi in estate. Sono previsti due gradi di tolleranza nel periodo che va dal primo maggio al 31 marzo 2023. Lo scopo è "ridurre i consumi termici degli edifici ed ottenere un risparmio energetico annuo immediato”.
LEGGI ANCHE: L'embargo al gas russo e il 'caso condizionatori' agitano i partiti
Oggi la temperatura degli edifici pubblici, in base a una disposizione del 2013, è fissata rispettivamente a 20 gradi e 26 gradi, sempre con 2 gradi di tolleranza. I limiti vengono, quindi, modificati di un grado. Da queste disposizioni sono esclusi ospedali, cliniche e case di cura.
LEGGI ANCHE: Bonus mobili ed elettrodomestici 2022: come funziona, requisiti, importi
GUARDA ANCHE IL VIDEO: Ucraina, la frase di Draghi su pace, gas e condizionatori
Le misure stanziate nel decreto ammontano a quasi 8miliardi, di cui circa 5,5 per fare fronte al caro energia. Prevista a questo scopo la cancellazione degli oneri di sistema per le utenze domestiche per il secondo trimestre e il potenziamento del bonus sociale. La restante parte va a sostegno delle filiere produttive più in difficoltà in questa fase. Sono previste inoltre liberalizzazioni per le rinnovabili e l'aumento della produzione di gas nazionale.