Confermato e cominciato alle 8, paralizzerà per 48 ore buona parte della mobilità in tutta Italia
Dopo la fumata nera con la vice ministra delle Infrastutture e dei Trasporti Teresa Bellanova lo sciopero dei taxi è stato messo in atto con star dalle 8 di oggi, 5 luglio, e paralizzerà per 48 ore buona parte della mobilità in tutta Italia. I tassisti protestano contro l’articolo 10 del Ddl Concorrenza e fin dalle prime ore del mattino a Piazza della Repubblica, a Roma, si sono radunati a centinaia per sfilare lungo le vie del centro e raggiungere Piazza Venezia in corteo. Nelle ore scorse si era registrato un tentativo di mediazione in extremis al ministero dei Trasporti ma alla fine ad aderire alla mobilitazione è stata la quasi totalità delle sigle.
In atto sciopero dei taxi con il corteo a Roma
La viceministra Teresa Bellanova, su delega del governo aveva nuovamente convocato i sindacati ma la fumata era stata nera. Perché? Perché, come spiegano i sindacati in una nota, “l’articolo 10 del ddl concorrenza non verrà stralciato ma modificato nelle parti non sostanziali. Siamo sempre più convinti che la riscrittura delle norme per migliorare il settore debba avvenire non con una legge delega inserita in un ddl concorrenza, ma attraverso un provvedimento di confronto tra categoria, governo e sindacati“.
Cosa non è andato giù ai tassisti italiani
Ma cosa contestano i tassisti? La deregolamentazione del settore e “l’adeguamento dell’offerta di servizi alle forme di mobilità che si svolgono mediante applicazioni web che utilizzano piattaforme tecnologiche per l’interconnessione dei passeggeri e dei conducenti”. Ma non solo, anche “la promozione della concorrenza, anche in sede di conferimento delle licenze, al fine di stimolare standard qualitativi più elevati”. Parallelamente allo sciopero si tiene anche una manifestazione che vedrà la partecipazione di tassisti provenienti da tutto il Paese. Da circa un’ora dalle 10 cioè, il corteo di taxi è in moto e in tarda mattinata sono previsti gli interventi dei sindacalisti.