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Che confusione nella Fed

Cosa significano le discordanti le parole di alcuni membri della Banca Centrale Usa relativamente al possibile rialzo dei tassi? Tipicamente da “falco” i toni utilizzati dai presidenti della Fed di New York, William Dudley, che ha evocato la possibilità di un rialzo a settembre, e dal numero uno della Fed di Atlanta (BSE: ATLANTA.BO - notizie) , Dennis Lockhart che non ha escluso “almeno un” aumento del costo del denaro Usa quest'anno.

“Le ultime indicazioni sul pil nel terzo trimestre - ha detto Lockhard - suggeriscono un rimbalzo. Non credo a uno stallo”. E anche sul fronte dell'inflazione, per Dudley, non ci sarebbero problemi: “entro la fine del 2017 salirà al 2%”.

Del resto, i positivi dati americani fanno propendere per una decisione nel breve termine: la produzione industriale cresce più delle attese; Il mercato immobiliare si rafforza, con le costruzioni di case che salgono in luglio ai massimi degli ultimi cinque mesi a dispetto di una previsione di contrazione. “Ci stiamo avvicinando a un punto che ritengo sarà appropriato per un aumento dei tassi'' afferma Dudley, che oltre a essere il presidente della Fed di New York è il vice presidente del Federal Open Market Committee, l'organismo decisionale della Fed.

La prossima riunione è in calendario il 20 e 21 settembre e la possibilità di una stretta già allora non va esclusa. Un aumento “è possibile” mette in evidenza Dudley, precisando che la “crescita nella seconda parte dell'anno sarà più sostenuta rispetto ai primi sei mesi”. E anche il mercato del lavoro avvalora questa ipotesi, infatti continua a rafforzarsi. Nessuna particolare incertezza sembra arrivare dalla politica interna americana.

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Le elezioni non pesano sulle decisioni della Fed, afferma Dudley, sottolineando che e' difficile dire se l'incertezza sull'esito del voto si stia facendo sentire sull'economia.

A differenza delle dichiarazioni dei colleghi della Fed di New York e Atlanta, per James Bullard, presidente della Fed di St. Louis, i tassi sono prossimi a un livello appropriato: "Se non ci sono shock rilevanti per l'economia, la situazione potrebbe essere sostenibile per i prossimi due anni e mezzo". Evidentemente Bullard è convinto che l'economia americana crescerà ancora a un ritmo modesto e ritiene che sia necessario solo un leggero intervento sui tassi, oggi allo 0,25-0,5% per allinearli all'andamento dell'economia. “La politica sui tassi resterà essenzialmente piatta nell'orizzonte stimato per restare in linea al regime attuale”, ha dichiarato. La riunione di fine estate sarà decisiva quindi per gli scenari che ne possono derivare a livello mondiale.

In questo contesto l’indice S&P 500 dai minimi post Brexit di fine giugno ha recuperato oltre il 10 %, toccando nuovi record storici che continuano ad aggiornarsi.

Fonte: Piattaforma NextGeneration di CMC Markets (Londra: CMCX.L - notizie) ; Agosto 2016

Da febbraio si è formato un canale rialzista che ha visto la crescita dell’indice del 21.5 %.

Fonte: Piattaforma NextGeneration di CMC Markets; Agosto 2016

Nel (Londra: 0E4Q.L - notizie) grafico giornaliero si assiste a una contrazione della volatilità che potrebbe preludere a significativi movimenti dei prezzi: il forte trend ascendente lascerebbe propendere per un rialzo, ma eventuali decisioni sui tassi potrebbero dar luogo a un importante ritracciamento.

Fonte: Piattaforma NextGeneration di CMC Markets; Agosto 2016

A cura di Mauro Masoni, Analista di CMC Markets

Autore: CMC Markets Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online