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Consolidamento per il dollaro Usa, downgrade per la Cina

  • Il Biglietto Verde gode di un consolidamento generale, anche grazie al viaggio “gaffe free” di Trump.

  • Moody’s porta il rating del debito sovrano della Cina da Aa3 (negativo) a A1 (outlook stabile).

L’agenzia di rating Moody’s ha annunciato il download di un notch del debito sovrano della Cina, portandolo da Aa3 (negativo) ad A1 (outlook stabile) e ha espresso una certa preoccupazione sul debito e sulle previsioni di crescita del Paese.

Lo yuan non ha quasi reagito dal momento che il tasso di cambio in questi giorni è stato chiaramente gestito con una certa rigidità, ma il dollaro australiano ne ha subito un forte impatto nella sessione successiva a quella in cui il tasso AUDUSD altalenava in area 0,7500.

Considerando il crollo dei prezzi overnight del minerale di ferro (circa -7% , di nuovo vicino ai recenti minimi ciclici), è quasi sorprendente che l’Aussie non abbia subito un colpo anche più forte. Questo downgrade potrebbe non avere immediate implicazioni, dal momento che gran parte del debito sovrano cinese è detenuto all’interno del Paese, ma può avere un impatto sul rating di una fascia di titoli cinesi relativi a ogni settore percepito come supportato centralmente, comprese le istituzioni finanziarie e le aziende statali. In generale tutto questo nuoce alla reputazione di un Paese che, in teoria, ambisce all’apertura dei propri mercati di capitale a investitori stranieri.

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Il successo del viaggio all’estero, fortunatamente e per il momento senza gaffe, del Presidente degli Stati Uniti Donald Trump è in aperto contrasto con i passi falsi e le azioni cha hanno causato la tempesta politica e il netto declino dei rendimenti a stelle e strisce, dal momento che il “Trump trade” ha subito un indietreggiamento oltre ogni previsione.

L’immagine di Trump, la mancanza di tweet recenti e l’impossibilità di mantenere il ritmo degli sviluppi della scorsa settimana sono solo facili spiegazioni per il consolidamento verso l’alto piuttosto deciso del dollaro USA. Questo fatto e probabilmente le minute del FOMC che verranno rese pubbliche questa sera potrebbero forse ricordarci che la Fed prosegue ulteriormente nella sua politica di ulteriore rialzo dei tassi possibilmente fino a rimpolpare il dibattito intorno a una possibile riduzione del bilancio della Fed stessa.

Di John J. Hardy, Head of FX Strategy Saxo Bank

Autore: Saxobank Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online