Coronavirus, 2.500 cinesi stanno rientrando in Toscana dalla Cina
Circa 2.500 cinesi partiti per festeggiare il Capodanno lunare in Cina stanno facendo rientro in questi giorni in Toscana. Lo ha fatto sapere il governatore della Regione, Enrico Rossi, specificando che "la maggior parte proviene dalla provincia Zhejiang, quarta per numero di casi accertati" di coronavirus e dove fino ad oggi sono stati confermati 1.162 contagi (contro gli oltre 54.400 di Wuhan) ma nessun decesso.
Motivo per cui, in previsione del loro ritorno, è stato preparato e aperto un ambulatorio speciale nella zona industriale di Osmannoro, nel capoluogo, in uno spazio messo a disposizione dal Consolato cinese. L'ambulatorio sarà dedicato alle verifiche di contagio su chi rientra dalla Cina.
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Rossi: “Non abbiamo paura”
Assicura Rossi: "al momento non c'è nessun allarme, nessun caso di nuovo coronavirus tra persone di ritorno dalla Cina. Quindi, certo, dobbiamo alzare il livello di attenzione e di prevenzione, ma prima di tutto combattere la paura, l'ignoranza, il pregiudizio, i fenomeni di razzismo". Anzi, "qui da noi allo stato attuale il vero problema è la normale influenza - continua il governatore - e non il coronavirus. La mortalità della normale influenza stagionale è superiore, neanche paragonabile a quella causata in Cina dal coronavirus".
Secondo quanto riferito dalla Regione, 2.000 dei cinesi che stanno rientrando abitano a Prato e circa 500 a Firenze.
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