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Coronavirus, "a rischio il 60% della popolazione mondiale"

L'epidemia di Coronavirus potrebbe contagiare il 60% della popolazione mondiale, se non viene controllata. E' l'allarme lanciato da Gabriel Leung, capo del Dipartimento di medicina dell'università di Hong Kong e uno dei massimi esperti mondiali del virus denominato COVID-19 (che sta per Corona Virus Disease 2019).

45 milioni di morti

"Un numero tremendamente grande", ha riconosciuto il professore in occasione del vertice dell'Organizzazione mondiale della sanità tenutosi a Ginevra.

Anche se il tasso di mortalità generale è inferiore all'1%, cosa che Leung ritiene possibile una volta presi in considerazione i casi più lievi, il bilancio delle vittime sarebbe enorme. L'esperto, intervistato dal “Guardian”, ipotizza una cifra di ben 45 milioni di morti in assenza di opportune misure di contenimento del contagio.

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Come fermare l'epidemia

"Il peggiore nemico che si può mai immaginare", lo chiama Leung. "Una minaccia peggiore del terrorismo", l'ha definita l'Oms. il "tempismo è essenziale" poiché ora ci sono una "finestra di opportunità" e una "possibilità realistica" per fermare l'epidemia. "Bisogna verificare se le drastiche misure adottate dalla Cina per fermare i contagi, stanno funzionando. Se è così - suggerisce ancora Leung - anche gli altri Paesi dovrebbe pensare di adottarle".

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18 mesi per il primo vaccino

Anche perché, ha avvisato l'Oms, per avere un vaccino occorre ancora molto tempo. "Il primo vaccino potrebbe essere pronto in 18 mesi. Dobbiamo perciò fare di tutto e usare le armi a nostra disposizione per combattere il virus", ha chiarito il direttore dell'Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus.

L’ultimo bilancio

L’ultimo bilancio diffuso dall’organizzazione parla di 1.115 morti nel mondo (1.068 nella sola provincia cinese di Hubei), mentre gli infettati salgono a oltre 45mila.

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