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Coronavirus, stretta dal governo: controlli con droni e multe per chi non rispetta divieti

Serve una stretta più dura da parte del governo per limitare ancora di più gli spostamenti degli italiani. Dall’inizio dell’emergenza coronavirus, che ormai da quasi due settimane tiene sotto scacco tutto il paese, oltre 2 milioni di cittadini sono stati controllati dalle forze dell’ordine e 96mila circa sono stati i denunciati per aver lasciato la propria abitazione senza una valida motivazione o per non aver rispettato le misure previste dai decreti emanati dal premier Conte. Secondo quanto trapela nuove misure, sempre più stringenti, sarebbero al vaglio del governo.

Come riportato da Ansa lʼesecutivo è pronto ad approvare un decreto con norme più ferree che potrebbero portare a multe sino ai 3mila euro per i trasgressori. Nel provvedimento, ritenuto necessario dopo le migliaia di denunce degli ultimi giorni, potrebbe entrare in gioco anche il controllo con i droni.

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Controlli con i droni

Nella giornata di lunedì l’Enac, l’Ente nazionale per l'aviazione civile, tramite una nuova ordinanza ha dato il via libera all'impiego di droni per "le operazioni di monitoraggio degli spostamenti dei cittadini sul territorio comunale" da parte delle Polizie locali. La disposizione, valida fino al 3 aprile, consente di derogare ad alcune norme del regolamento sugli aerei a pilotaggio remoto, "nell'ottica di garantire il contenimento dell'emergenza epidemiologica coronavirus".

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I droni, si legge nella disposizione dell'Enac, potranno operare "anche su aree urbane dove vi è scarsa popolazione esposta al rischio di impatto", non sarà necessario "il rilascio di autorizzazione da parte di questo Ente e non sarà richiesta la rispondenza delle operazioni agli scenari standard pubblicati". Il testo autorizza inoltre tutti gli enti dello Stato e le polizie locali dei Comuni ad impiegare i velivoli senza pilota "nell'ambito delle condizioni emergenziali dovute all'epidemia Covid-19, nelle aree prospicienti di tutti gli aeroporti civili".

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Multe per i trasgressori

Secondo quanto trapela da Palazzo Chigi oggi, alle ore 15, dovrebbe tenersi una riunione del Consiglio dei ministri per mettere sul tavolo nuove proposte per l’inasprimento delle sanzioni per chi trasgredisce le norme anti-contagio.

L'idea al vaglio del governo sarebbe quella di aumentare l'ammenda ora prevista, introducendo una sanzione amministrativa, non penale, per chi viola le limitazioni agli spostamenti o le altre disposizioni del dpcm. Si discute, secondo alcune fonti, di una multa che potrebbe essere tra i 2mila e i 3mila euro e della confisca del mezzo su cui viaggia il trasgressore.

Per limitare sempre più gli spostamenti nella serata di ieri il Viminale ha emesso un nuovo modulo per l’autocertificazione (CLICCA QUI PER SCARICARLO) in cui bisogna specificare l’indirizzo da cui si parte e quello dove si arriva oltre a giustificare lo spostamento.

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L’app traccia-positivi

Lavoro per il governo anche per trovare una app per tracciare gli spostamenti dei pazienti che hanno contratto il coronavirus. I positivi al tampone, secondo quanto emerso, dovrebbero scaricare l’applicazione sul proprio smartphone in modo da consentire alle autorità di verificare attraverso le reti telefoniche e Wi-Fi se siano entrati in contatto con altre persone che a loro volta sarebbero sottoposte a controllo.

Le autorità hanno assicurato che non ci sarebbe una “profilazione” come invece sarebbe accaduto in Cina e Corea, ma su questo dovrà intervenire il garante della privacy che ha già elencato le modifiche necessarie all’attuale normativa. Nella giornata di ieri Silvio Brusaferro, presidente dell’Istituto superiore di sanità, rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso della quotidiana conferenza stampa della Protezione Civile ha rassicurato: “L’app servirà non solo per tracciare, ma anche per assistere e coniugherà i valori di democrazia e libertà con il distanziamento sociale”.

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Come riferito da Ansa infatti l’applicazione ricercata servirà anche per seguire in "tele-assistenza" pazienti affetti da patologie legate a Covid-19 e per individuare "tecnologie e soluzioni per il tracciamento continuo, l'alerting e il controllo tempestivo del livello di esposizione al rischio delle persone".

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