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Coronavirus, Zaia: "Tutti abbiamo visto i cinesi mangiare i topi vivi"

Luca Zaia (Photo by Roberto Serra - Iguana Press/Getty Images)
Luca Zaia (Photo by Roberto Serra - Iguana Press/Getty Images)

"Sapete perché in una settimana noi abbiamo 116 casi positivi, di cui 63 non hanno sintomi e stanno bene e ne abbiamo solo 28 in ospedale? Perché tutti noi abbiamo visto i cinesi mangiare i topi vivi".

Lo ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, intervistato da Antenna 3-Nord-est, sottolineando che: "L'igiene che ha il nostro popolo, i veneti e i cittadini italiani, la formazione culturale che abbiamo, è quella di farsi la doccia, di lavarsi, di lavarsi spesso le mani, di un regime di pulizia personale particolare. Anche l'alimentazione, le norme identiche, il frigorifero, le date di scadenza degli alimenti... Cosa c'entra? C'entra perché è un fatto culturale. La Cina ha pagato un grande conto di questa epidemia perché comunque li abbiamo visti tutti mangiare i topi vivi o questo genere di cose".

Le polemiche

Le critiche nei confronti di Zaia sono arrivate da molti rami della politica, incluso l'ex ministro della Salute Giulia Grillo, che su Twitter ha scritto: "Trovo le dichiarazioni tv di Zaia su Covid-19 e cinesi decisamente fuori luogo. In questo momento è essenziale scegliere con cura le parole da dire, perché metterci l'uno contro l'altro non sarà di alcuna utilità". L’ambasciata cinese ha invece definito le frasi del governatore “calunnie e offese gratuite”.

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Le scuse

Insomma, Zaia è stato costretto a fare dietro front. "Quella frase mi è uscita male, se qualcuno si sente offeso, mi scuso. Non era mia intenzione fare il qualunquista e tanto meno generalizzare", ha detto al Corriere della Sera. "Intendevo fare una riflessione più compiuta. Volevo parlare delle fake news e dei video che hanno girato prima che l’epidemia arrivasse da noi. Hanno preparato la culla per il neonato. Qui non è arrivato il virus, ma il virus della Cina", ha aggiunto.

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