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MILANO (Reuters) - La Corte di Giustizia dell'Unione europea ha annullato la decisione della Bce del 2016 che negava a Silvio Berlusconi il diritto di detenere una partecipazione qualificata in Banca Mediolanum
Lo rende noto la Corte Ue in un comunicato.
Fininvest, holding della famiglia Berlusconi, ha il 30% in Mediolanum e si è vista congelare i diritti di voto sulla parte eccedente il 9,9% nel 2014 con l'applicazione delle norme sui conglomerati finanziari e alla luce della perdita dei requisiti di onorabilità di Silvio Berlusconi. Con la scomparsa dell'ex premier lo scorso anno la famiglia ha avviato l'iter per ottenere nuovamente i diritti di voto in Banca Mediolanum.
Secondo la Corte Ue, la Banca centrale europea non poteva legittimamente opporsi alla detenzione da parte di Berlusconi di una partecipazione qualificata in Banca Mediolanum, "situazione che risultava unicamente dalla conservazione, da parte dell'interessato, di una partecipazione qualificata che egli aveva acquisito prima del recepimento delle disposizioni del diritto dell'Unione sulle quali la Bce si era basata".
Con un comunicato, Fininvest ha espresso "soddisfazione" per la sentenza della Corte Ue.
"Oggi è il giorno della vittoria: una vittoria senza se e senza ma. Una vittoria davvero totale, che fa piazza pulita di 10 anni di iniziative ingiuste e prive di fondamento. Meglio tardi che mai, dice il proverbio", commenta la presidente del Gruppo Fininvest, Marina Berlusconi.
Nessun commento da parte di Mediolanum e della Bce.
(Sabina Suzzi, editing Claudia Cristoferi)