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Cosa attendersi dal prezzo dell’oro?

Consigli di tenere l’oro in portafoglio anche se ha un prezzo così elevato?

Esistono molte ricerche che dimostrano come il fatto di detenere una piccola percentuale di oro in portafoglio sia positivo per gli investitori. Il lingotto può aiutare gli investitori in una situazione negativa per i mercati azionari o in presenza di tensioni sui mercati valutari o di altri rischi sistemici. In altre parole, è molto importante detenere una piccola percentuale di metallo giallo nel proprio portafoglio, generalmente tra l’1 e il 10%, al fine di mitigare i rischi complessivi, che spaziano da ipotetici shock valutari a crolli del mercato. Questa percentuale dovrebbe variare a seconda dei movimenti di mercato e, in particolare, dall’andamento del prezzo dell’oro. In ogni caso la risposta rimane positiva: una percentuale di oro in portafoglio può aver senso anche ai prezzi attuali.

L’oro è sceso del 5% circa a partire dal mese di settembre. Pensi che si riprenderà e tornerà a salire?L’oro è una materia prima sui generis. Non dobbiamo dimenticare cosa è successo nella prima parte dell’anno, con l’oro che ha compiuto un rialzo significativo. Il lingotto è sceso al di sotto del livello chiave di $1.500 per oncia ma ciò significa che ha ceduto “solo” il 5% rispetto al picco (che poi è anche il massimo degli ultimi 6 anni) raggiunto a settembre. Questo calo è legato sia ad alcune prese di profitto che si sono verificate dopo il lungo rally, sia alla situazione positiva presente sugli altri mercati. A breve termine vi è una certa debolezza, ma la tendenza a lungo termine sembra ancora positiva. In altre parole, fintanto che il prezzo rimane al di sopra di $1,450, stiamo solo assistendo a una fase di consolidamento e non ad un’inversione di tendenza. Gli investimenti sull’oro restano consistenti.  

Quali sono i fattori principali che hanno causato il rialzo del metallo giallo?

Ci sono molti driver che hanno generato il rally nella prima parte dell’anno. Gli investitori hanno infatti modificato le loro aspettative dopo che la Fed si è rivelata più accomodante (dovish) del previsto. Uno scenario simile si è verificato anche in Europa, con Mario Draghi che nella parte finale della sua presidenza ha dato il via ad una nuova fase di QE. Inoltre, ci sono ancora alcuni timori legati ad un possibile rallentamento economico nel 2020 o addirittura di una recessione. Ciò potrebbe provocare una discesa dei mercati azionari, generando una nuova corsa verso gli asset considerati sicuri. E in uno scenario d’incertezza l’oro è torna sovrano. Un altro elemento importante è legato alla fame di oro manifestata dalle varie banche centrali, che lo stanno acquistando a un ritmo incredibile (in particolare la Russia, ma non solo).

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Quali sono i fattori che potrebbero condizionare l’andamento dell’oro in futuro?

La risposta è più o meno simile alla precedente: i timori legati all’andamento economico generale, l’incertezza sui mercati azionari, i rischi geopolitici, i bassi tassi di interesse e l’enorme domanda da parte delle banche centrali potrebbero generare ulteriori rally. Inoltre, l’ultimo rapporto pubblicato dal Wold Gold Council ha confermato la crescita del settore ETF, che ha raggiunto un nuovo record a 2.855 tonnellate (grazie ai consistenti flussi di denaro che si sono riversati verso gli ETF legati al lingotto, ai massimi degli ultimi 15 trimestri). Questo è un altro fattore particolarmente importante che va considerato in questa nuova fase per il metallo giallo ed in ogni previsione per il prezzo dell’oro.

Carlo Alberto De Casa Analista Capo, ActivTrades

This article was originally posted on FX Empire

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