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Cos'è Cambridge Analytica, l'azienda che sta rovinando Facebook

A fondarla è stato Robert Mercer, un miliardario imprenditore statunitense con idee molto conservatrici.
A fondarla è stato Robert Mercer, un miliardario imprenditore statunitense con idee molto conservatrici.

Uno scandalo sta travolgendo Facebook, il più famoso social network al mondo. Uno scandalo politico che è già costato caro a Mark Zuckerberg, con l’azienda che ha avuto un tracollo in Borsa ieri. E ora Washington e Londra vogliono capire quanto il patron di Facebook e la dirigenza sapessero di Cambridge Analytica. Ma che cos’è Cambridge Analytica e cosa ha combinato?

Chi c’è dietro ad Analytica

Il primo punto controverso è il proprietario di Cambridge Analytica. A fondarla, infatti, è stato Robert Mercer, un miliardario imprenditore statunitense con idee molto conservatrici che tra le altre cose è uno dei finanziatori del sito d’informazione di estrema destra Breitbart News, diretto da Steve Bannon, cioè l’ex consigliere e stratega di Trump. Insomma, non proprio un’azienda super partes.

Cos’è Cambridge Analytica

Cambridge Analytica raccoglie i dati degli utenti dai social network, da quanti “Mi piace” mettono e su che tipologia di post, dove lasciano il maggior numero di commenti, il luogo da cui condividono i loro contenuti e così via. Queste informazioni sono poi elaborate da modelli e algoritmi per creare profili di ogni singolo utente. Si tratta di un metodo noto come “psicometria”, cioè il campo della psicologia che si occupa di misurare abilità, comportamenti e più in generale le caratteristiche della personalità.

Le nostre tracce ovunque

Quello che fa Analytica non è nulla di nuovo o scandaloso, all’apparenza. Da quando esiste internet, infatti, tutte le nostre tracce online vengono analizzate da algoritmi. Basti pensare quando si fa un acquisto online e, poco dopo, sulle pagine che navighiamo le pubblicità di Google AdSense ci propongono prodotti in linea proprio con ciò che abbiamo appena acquistato o cercato. Il problema con Cambridge Analytica è che questa “targetizzazione” degli utenti è stata fatta a un livello superiore e, soprattutto, con fini diversi da quelli commerciali.

Lo scandalo Facebook

Se fin qui non vi è nulla di scandaloso, cosa ha provocato il terremoto degli ultimi giorni? Il problema è che Cambridge Analytica ha acquisito i dati di una app chiamata “thisisyourdigitallife” (letteralmente “questa è la tua vita digitale”), una app che prometteva di produrre profili psicologici. E questo è vietato dai regolamenti di Facebook, che vietano alle app di cedere i dati raccolti ad aziende terze. Il problema è che Facebook, secondo le testimonianze raccolte, ha bloccato l’app solo ultimamente, ma era a conoscenza della pratica illegale già da almeno due anni.

Cambridge Analytica e le elezioni

Insomma, tirando le somme è chiaro che in questi anni Cambridge Analytica ha potuto fare dei profili psicologici molto dettagliati di milioni di utenti di Facebook in tutto il mondo. Ma non lo ha sfruttato solo a livello commerciale, proponendo pubblicità mirate, ma anche politico. L’accusa, infatti, è che l’azienda di Mercer abbia in qualche modo facilitato il lavoro della Russia per fare propaganda contro Hillary Clinton e a favore di Trump. Non solo, perché Analytica avrebbe influenzato pesantemente anche il referendum sulla cosiddetta Brexit, con l’azienda che avrebbe collaborato alla raccolta di dati e informazioni sugli utenti, utilizzati poi per condizionarli e fare propaganda a favore dell’uscita del Regno Unito dall’Unione Europea.