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Covid, i 21 indicatori che determinano la "zona di rischio" di una Regione

Protesta a Milano (Photo by Francesco Prandoni/Getty Images)
Protesta a Milano (Photo by Francesco Prandoni/Getty Images)

Con il nuovo Dpcm varato dal governo Conte per far fronte all’emergenza Covid-19, in vigore dal 6 novembre al 3 dicembre, l’Italia è stata divisa in tre “zone di rischio” differenti: gialla, arancione e rossa. Ogni fascia corrisponde a un livello crescente di limitazioni, ma la suddivisione ha scatenato molte proteste da parte di governatori, sindaci, commercianti e cittadini (calabresi e lombardi, su tutti).

Cosa determina l’appartenenza di una Regione alla zona rossa? E alla zona arancione? Ecco i fattori considerati dal ministero della Salute.

Sono 21 gli indicatori indicati nel provvedimento firmato da Roberto Speranza e che devono soddisfare tre requisiti:

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  • capacità di monitoraggio

  • capacità di accertamento diagnostico, indagine e gestione dei contatti

  • risultati relativi a stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari

VIDEO - Le regole per chi vive in “zona rossa”

Capacità di monitoraggio

1. Numero di casi sintomatici notificati per mese in cui è indicata la data inizio sintomi/totale di casi sintomatici notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.

2. Numero di casi notificati per mese con storia di ricovero in ospedale (in reparti diversi dalla Terapia intensiva) in cui è indicata la data di ricovero/totale di casi con storia di ricovero in ospedale (in reparti diversi dalla TI) notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.

3.Numero di casi notificati per mese, con storia di trasferimento/ricovero in reparto di terapia intensiva in cui è indicata la data di trasferimento o ricovero in TI/totale di casi con storia di trasferimento/ricovero in terapia intensiva notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.

4. Numero di casi notificati per mese in cui è riportato il comune di domicilio o residenza/totale di casi notificati al sistema di sorveglianza nello stesso periodo.

5. Numero di checklist somministrate settimanalmente a strutture residenziali sociosanitarie (opzionale).

6. Numero di strutture residenziali sociosanitarie rispondenti alla checklist settimanalmente con almeno una criticità riscontrata (opzionale).

VIDEO - Le regole per la “zona arancione”

Capacità di accertamento diagnostico, indagine e gestione dei contatti

1. Percentuale di tamponi positivi escludendo per quanto possibile tutte le attività di screening e il “re-testing” degli stessi soggetti, complessivamente e per macro-setting (territoriale, PS/Ospedale, altro) per mese.

2. Tempo tra data inizio sintomi e data di diagnosi.

3. Tempo tra data inizio sintomi e data di isolamento (opzionale).

4. Numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio territoriale al contact-tracing.

5. Numero, tipologia di figure professionali e tempo/persona dedicate in ciascun servizio territoriale alle attività di prelievo/invio ai laboratori di riferimento e monitoraggio dei contatti stretti e dei casi posti rispettivamente in quarantena e isolamento.

6. Numero di casi confermati di infezione nella regione per cui sia stata effettuata una regolare indagine epidemiologica con ricerca dei contatti stretti/totale di nuovi casi di infezione confermati.

Stabilità di trasmissione e alla tenuta dei servizi sanitari

1. Numero di casi riportati alla Protezione civile negli ultimi 14 giorni.

2. Rt calcolato sulla base della sorveglianza integrata ISS (si utilizzeranno due indicatori, basati su data inizio sintomi e data di ospedalizzazione).

3. Numero di casi riportati alla sorveglianza sentinella COVID-net per settimana (opzionale).

4. Numero di casi per data diagnosi e per data inizio sintomi riportati alla sorveglianza integrata COVID-19 per giorno.

5. Numero di nuovi focolai di trasmissione (2 o più casi epidemiologicamente collegati tra loro o un aumento inatteso nel numero di casi in un tempo e luogo definito).

6. Numero di nuovi casi di infezione confermata da SARS-CoV-2 per Regione non associati a catene di trasmissione note.

7. Numero di accessi al PS con classificazione ICD-9 compatibile con quadri sindromici riconducibili a COVID-19 (opzionale).

8. Tasso di occupazione dei posti letto totali di Terapia Intensiva (codice 49) per pazienti COVID-19.

9. Tasso di occupazione dei posti letto totali di Area Medica per pazienti COVID-19.

VIDEO - Le regole nelle Regioni in “zona gialla”