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Covid o malanno di stagione? Attenzione ai sintomi

(Photo by Stefano Guidi/Getty Images)
(Photo by Stefano Guidi/Getty Images)

Quest'anno, tra i banchi di scuola, distinguere comuni malanni di stagione dai sintomi di COVID-19 sarà un'impresa ai limiti dell'impossibile. Solo il tampone potrà dare certezze, ma ci sono comunque segnali che possono aiutare a riconoscere o escludere il nuovo coronavirus, come spiega Francesco Broccolo, microbiologo clinico dell'Università di Milano-Bicocca.

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"Non si può fare una diagnosi differenziale fai-da-te basandosi solo sui sintomi", sottolinea l'esperto. "Per questo i laboratori di analisi si stanno attrezzando per fare tamponi con un ampio pannello diagnostico, in modo che con un solo test si possa distinguere il virus SarsCov2 dagli altri coronavirus e dai virus influenzali e respiratori di stagione".

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I genitori a casa si troveranno comunque ad affrontare parecchi dilemmi di fronte ai sintomi dei loro figli. "In linea di massima possiamo escludere COVID-19 se la tosse è grassa e produttiva, oppure se si ha una congiuntivite di tipo catarrale, col classico occhio impastato: questi problemi sono solitamente di origine batterica", precisa Broccolo. Se è presente un rash cutaneo con macchioline "è più probabile che si tratti di una malattia esantematica", mentre una gastroenterite senza febbre "è poco probabile che sia Covid, anche se il bambino va comunque tenuto a casa".

Il sintomo più enigmatico resta il raffreddore, che nel 30% dei casi è causato dai coronavirus: "E' impossibile distinguere la causa senza un tampone, per questo - conclude Broccolo - auspico che vengano fatti test rapidi agli studenti che all'entrata a scuola dovessero presentare il sintomo, in modo da avere una risposta in pochi minuti: l'esame non è molto sensibile ma permette comunque di avere una prima scrematura dei casi".

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