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Credem: analisi tecnica della giornata

Nuovi minimi annuali (4.834 euro, prezzo min. ultimi 34 mesi) per Credem che nelle ultime sedute è sceso rapidamente sotto quota 5 euro. I corsi confermano l’intonazione ribassista che nelle prossime sedute potrebbe ricondurli fino a in area 4.55 e successivamente, con quest’ultima violazione, in area 4.40 euro. Primi segnali di ripresa oltre i 5.30 euro ma solo con il superamento di 5,90 euro (in chiusura di seduta) il quadro grafico di medio termine inizierà a migliorare, introduttivo al test in prima battuta a 6,15 euro. Il 9 agosto Equita ha abbassato il target price di Credem a 5,80 euro, confermato il rating hold. Il 27 giugno scorso Fitch Ratings ha confermato i rating assegnati a Credem:

  • Rating a lungo termine: confermato a “BBB+”,

  • Rating a breve termine: confermato a “F2”,

  • Support Rating: confermato a “5”,

  • Support Rating Floor: confermato a “No Floor”.

L’outlook è stabile.

Medie mobili esponenziali:

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il prezzo è collocato al di sotto di Ema20, quest’ultima è inferiore a Ema50; entrambe sono inferiori alla media mobile di periodo 200 (SMA). Secondo questa teoria è in atto l’orientamento più ribassista possibile.

Evoluzione prevedibile della gestione

Nell’attuale contesto, fatte salve le variazioni indotte dall’auspicata espansione commerciale, è possibile prevedere per il Gruppo un andamento lineare delle componenti stabili dei ricavi, sia di natura finanziaria sia commissionale. Tale tendenza tiene conto, in particolare, dell’attuale assetto del portafoglio titoli, degli spread al ribasso dell’intermediazione con clientela, del recupero di più positive dinamiche nello sviluppo del risparmio gestito. A tale trend si associano peraltro elementi di più che probabile discontinuità.

Le condizioni di relativa stabilità finanziaria e di liquidità, determineranno il rallentamento del contributo dell’area finanza, fatto salvo il possibile impatto positivo sulla valutazione delle attività di copertura, determinato dal rientro delle più accentuate tensioni finanziarie di fine semestre. Contestualmente, in riferimento agli assai favorevoli esiti economici registrati nel primo semestre, unitamente alle ancora incerte prospettive dell’economia, l’incidenza del rischio creditizio potrà assumere livelli meno contenuti, ancorché nell’ambito di quanto fissato nella pianificazione aziendale. Si confermerà, infine, il livello di spesa registrato nel primo semestre. Non sono al momento prevedibili ulteriori eventi straordinari in grado di modificare nella sostanza la dinamica economica del secondo semestre.

Autore: Pasquale Ferraro Per ulteriori notizie, analisi, interviste, visita il sito di Trend Online