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Criptomonete: Telegram prepara la sua ICO. Ed è già record

Anche Telegram entra nel mondo delle monete virtuali e lo fa in grande stile, organizzando la più grande ICO della storia, pari a 1,2 miliardi di dollari.

Ico da record

Un capitale che, se venissero confermate quelle che per il momento sono solo voci, sarebbe diviso tra investitori privati ed istituzionali. La notizia è stata riferita dal sito Techno Crunch secondo cui Nikolai e Pavel Durov, i due fratelli russi che nel 2013 crearono il servizio di messaggistica, potrebbero essere intenzionati a lanciare una criptovaluta e una piattaforma blockchain proprietarie. Per avere la giusta proporzione di quanto sta avvenendo, basti pensare che nel 2017, a livello mondiale, le Ico hanno fruttato qualcosa come 4 miliardi di dollari in totale.

L'intenzione di Telegram è quella di sviluppare ulteriormente le potenzialità della piattaforma per avvicinarla non tanto alla concorrente Whatsapp quanto alla cinese Wechat, ramo del titano Tencent (HKSE: 0700-OL.HK - notizie) , le cui funzionalità vanno oltre lo scambio di messaggi per riuscire ad arrivare alla gestione dei pagamenti.

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Ton&Gram

Ma il sito Techno Crunch va anche oltre citando il nome del progetto: Telegram Open Network (TON) una catena di blocchi di terza generazione il cui compito sarebbe quello di supportare la funzionalità della criptovaluta firmata Telegram. Il nome? Semplicemente Gram. Come arrivare alla nascita della moneta? Con un'ICO, ovvero una Initial Coin Offering, che in crowfunding offre la possibilità di raccogliere capitali in monete virtuali. Il mix di una piattaforma centralizzata e di una decentralizzata, permetterebbe di scalare più facilmente. Proprio la scalabilità, cioè la capacità di un programma di crescere o diminuire a seconda della base dati che man mano deve elaborare e in funzione delle necessità che deve ricoprire, è alla base dei problemi che solitamente si presentano ai programmatori, ora che il fenomeno delle criptovalute è esploso in tutta la sua forza. Nello specifico l'offerta prevede il rilascio da parte di Telegram di 5 miliardi di Gram divisi per il 44% in sottoscrizione dell'Ico e il 52 poste come riserva per la stabilizzazione della moneta stessa onde evitare fluttuazioni troppo estreme. Il 4% dovrebbe restare in mano della società. Un successo che si intravede anche dal fatto che nella Chat Telegram italiana, cui ci si può iscrivere gratuitamente, il numero dei membri ha raggiunto in poche ore le 300 persone. La road map prevede che a marzo venga presentato il Telegram External Secure ID e solo a fine anno, orientativamente al quarto trimestre, si darebbe il via al Telegram Wallet.

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