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Criptovalute: approfondimento su Tether

La criptovaluta opposta al Bitcoin

Il Bitcoin non è l’unica criptomoneta che desti più di una preoccupazione.

Come noto, il comparto tecnofinanza ha alimentato e alimenta un dibattito quanto mai fecondo (distruttivo, secondo altri) sull’opportunità di investimento attraverso valute digitali, sul loro utilizzo alternativo a valuta FIAT e sulla necessità di assurgere a simbolo del nuovo che avanza.

Una modernità da cui non si può rifuggire.

Un avvento tecnologico che non convince molti.

Affrancandoci, pur se non completamente, dall’analisi sulla criptomoneta nakamotiana, proponiamo questa settimana un approfondimento su una criptovaluta tanto innovativa quanto incerta, oscura per i più complottisti. E no, stiamo parlando di Monero.

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La moneta in questione è una criptovaluta atipica, la cui struttura si pone in contrasto con le direttrici delle valute digitali della prima ora, vale a dire il non legame con ogni tipo di sistema, che sia monetario, governativo o bancario (si, qui già troviamo Ripple).

La trattazione di oggi inerisce Tether, una criptovaluta legata a doppio filo con il Dollaro.

Diciottesima come livello di capitalizzazione del comparto Fintech, Tether si pone come rottura di quella soluzione di continuità conosciuta dal novero criptovalutario: l’alta volatilità e sensibilità ai mercati, caratteristica particolarmente cara al BTC.

Se si pensa come la criptomoneta in questione abbia avuto uno storico oscillatorio compreso tra 0,92 e 1,06 dollari, si comprende come quanto affermato sopra sia un elemento caratterizzante per quella che in molti definirebbero una “stablecoin”.

La peculiarità di cui sopra di deve principalmente alla strettissima connessione che Tether vanta con il dollaro, per cui per ogni token distribuito è presente un’equivalente copertura USD.

La singolare fattispecie cripto in questione è stata posta in essere da Tether Limited, realtà societaria presente nelle Isole Vergini di Sua Maestà, il cui stretto legame con riserve di valuta a stelle e strisce sembra indirizzarla verso l’insieme delle valute o dei beni di rifugio.

La ratio criptovalutaria dietro una siffatta moneta digitale è da ravvisare nella funzione stabilizzatoria esercitata da Tether in seno al mercato cripto, sia come criptovaluta circolante sul mercato (sic!), sia come asset diversificatorio all’interno del portafoglio investimenti.

Una criptomoneta che permetterebbe una gestione più tranquilla, oculata e sicura di un wallet cripto, anche in virtù di una possibilità di spostamento di un capitale a rischio dall’elevata volatilità più volte registrata nel mercato di riferimento.

Non c’è dubbio che la strategia di usare un token cripto risulti sia affascinante sia curiosa.

Andare contro un intero mercato per raccogliere i frutti di un lavoro al contrario potrebbe garantire ampi margini, così come potrebbe rivelarsi un’incognita sotto diversi punti di vista.

In primo luogo, dei 2,2 miliardi di token circolanti, 850 milioni sono stati immessi solo a gennaio 2018. Risulta singolare come una percentuale così cospicua possa essere stata immessa in un’unica soluzione. Tale contingenza accresce i dubbi circa l’intera criptovaluta proprio per la funzione stabilizzatoria che si propone di raggiungere, ponendosi difficilmente come valuta consolidatrice se immessa in maniera massiva in un mercato già ampiamente volatile come quello cripto.

Contestualmente la community cripto ha iniziato a interrogarsi se una simile sistematica non sia figlia di meccanismi che creino moneta dal nulla, ovvero senza le rispettive coperture presenti nella Tether Limited, evento che non permetterebbe di disporre di riserve accumulate per il successivo processo di conversione.

Altro punto non chiaro è il legame del token in questione con Bitfinex, exchange leader a livello mondiale e finito nell’occhio del ciclone proprio a causa di Tether.

Domani illustreremo nel dettaglio la situazione di Bitfinex per meglio comprendere cosa stia accadendo nel mondo cripto.

 

This article was originally posted on FX Empire

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