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Criptovalute: evoluzione e sviluppo dei derivati nel medio periodo

Negli ultimi cinque anni le criptovalute hanno continuato a svilupparsi e crescere.

Il 2019 è stato un anno spartiacque in tal senso, con diversi exchange pronti ad abbracciare i cripto derivati come opportunità d’investimento e come fornitura di servizi. Si registra infatti un record di volumi nel traffico trading di derivati fintech.

Prima di quest’anno, si è osservato che il BitMex (Bitcoin Mercantile Exchange) ha registrato un traffico di oltre 61 miliardi di dollari di derivati criptovalutari, ammontare sorpassato a inizio di quest’anno con ben 78,6 miliardi di flussi.

Se si considera che il Chicago Mercantile Exchange ha documentato un valore mensile di 6,6 miliardi di dollari, si comprende la portata del nuovo orizzonte tecnofinanziario.

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In questo contesto non sorprende come si sia assistito alla fioritura di exchange che offrano una variegata tipologia di futures di asset digitali su cui operare.

È recente, al riguardo, l’importante riconoscimento ottenuto da LedgerX, un cripto exchange con sede a New York, che si è fregiato della licenza DCO (Derivates Clearing Organization), una speciale certificazione emessa dalla Commodity Futures Trading Commission che autorizza a effettuare certi tipi di operazioni e garantisce chi la ottiene e chi stipulerà contratti con tale soggetto.

Una sorta di figura negoziale di tutela che attesti la serietà del soggetto richiedente.

Un attestato di estrema serietà per un exchange cripto che proietta LedgerX nel mondo della finanza dei grandi, con tanti saluti alla vigilanza cautelare statunitense.

Prima ancora di LedgerX, un altro exchange ha cominciato a direzionare la propria operatività sulle criptovalute, focalizzandosi in maniera massiva su un simile tipo di trading: CoinFLEX è attivo nel settore da febbraio 2019 e ha la sua base nelle Seychelles.

Come è noto, l’interesse nel mercato dei derivati cripto è reale e sta crescendo in maniera significativa ogni giorno di più.

Per meglio inquadrare il fenomeno, risulta opportuno riportare il contributo di Mark Lamb, amministratore delegato e cofondatore di CoinFLEX, che ha illustrato le sue previsioni di sviluppo della fintech, non lesinando proiezioni ambiziose, sulla falsariga di quanto affermato da Dan Morehead nelle settimane scorse.

Nel dettaglio: “La misura del mercato dei derivati cripto crescerà a dismisura, supererà di ben 20 volte il livello di fine 2020. Penso che i cripto derivati siano stati parte di un’evoluzione. Tale evoluzione è dove è presente tutta questa crescita”.

Quanto affermato sopra si aggiunge ai cripto friendly, fazione pro-fintech per cui i margini del settore siano incommensurabili.

Per quanto affascinante e possibile nei limiti delle possibilità dei mercati, una simile prospettiva rimane difficile da accettare in termini di margini effettivi, risultando interessante come prospettiva di ROI ma titolare di un rischio connaturato non indifferente.

 

This article was originally posted on FX Empire

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