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Crisi, Cgil: 520mila in cig nel 2012, -8mila euro a testa

Crisi, Cgil: 520mila in cig nel 2012, -8mila euro a testa

Roma, 12 gen. (LaPresse) - Alla fine del 2012 sono oltre 520mila gli italiani in cassa integrazione a zero ore (un milione se si considera la cig al 50%), per un totale di un miliardo e novanta milioni di ore di cig. Lavoratori costretti così a rinunciare a 8mila euro in busta paga, pari a un taglio complessivo di 4,2 miliardi di euro al netto delle tasse. Questo il bilancio degli effetti determinati dalla crisi sullo scorso anno (il secondo peggiore, dietro soltanto al 2010, degli ultimi 32, ossia dal 1980 anno di inizio delle serie storiche) in termini di ricorso alla cassa integrazione secondo l'elaborazione delle rilevazioni dell'Inps da parte dell'Osservatorio Cig della Cgil nazionale nel rapporto di dicembre 2012. In leggero calo invece per il 2012 il numero di aziende che hanno fatto ricorso ai decreti di cassa integrazione straordinaria. Lo scorso anno si sono registrati 6.191 decreti, con un -9,59% sull'anno precedente, che riguardano 11.024 unità aziendali territoriali. Registrano un aumento i ricorsi al contratto di solidarietà: sono 1.556 (+5,56% rispetto al 2011). Se rimane pressoché invariato il dato sulle domande di ristrutturazione aziendale (240 con un calo dello 0,42%), pari al 3,88% del totale, diminuiscono ancora quelle per la riorganizzazione aziendale che sono 268, (-10,37%), ovvero il 4,33% del totale. "Gli interventi che prevedono percorsi di reinvestimento e rinnovamento delle aziende - spiega il rapporto della Cgil - nell'insieme non migliorano e rappresentano solo l'8,21% del totale dei decreti, mentre il totale complessivo dei decreti ha raggiunto il numero delle aziende coinvolte nel 2011, con un aumento nelle unità aziendali territoriali coinvolte". Dal rapporto della Cgil emerge che al primo posto per ore di cig autorizzate c'è la Lombardia con 238.363.723 ore che corrispondono a 114.159 lavoratori (prendendo in considerazione le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il Piemonte con 143.184.093 ore per 68.575 lavoratori e il Veneto con 102.866.768 ore di cig autorizzate per 49.266 lavoratori. Nelle regioni del centro primeggia il Lazio con 85.962.185 ore che coinvolgono 41.170 lavoratori. Mentre per il Mezzogiorno è la Puglia la regione dove si segna il maggiore ricorso alla cig con 62.778.930 ore per 30.067 lavoratori. Si conferma ancora una volta la meccanica il settore dove si è totalizzato il ricorso più alto allo strumento della cassa integrazione nel corso dall'anno passato. Secondo il rapporto della Cgil, infatti, sul totale delle ore registrate da gennaio a dicembre 2012, la meccanica pesa per 349.766.585, coinvolgendo 167.513 lavoratori (prendendo come riferimento le posizioni di lavoro a zero ore). Segue il settore del commercio con 169.031.098 ore di cig autorizzate per 80.954 lavoratori coinvolti e l'edilizia con 107.221.123 ore e 51.351 lavoratori. Per quanto riguarda i lavoratori coinvolti, considerando un ricorso medio alla cig, pari cioè al 50% del tempo lavorabile globale (26 settimane), sono risultati essere 1.004.688 i lavoratori in cigo, cigs e in cigd. Se invece si considerano i lavoratori equivalenti a zero ore, pari a 52 settimane lavorative, si è determinata un'assenza completa dall'attività produttiva per 522.344 lavoratori, di cui 190 mila in cigs e 170 mila in cigd. Dai calcoli dell'Osservatorio cig si rileva come i lavoratori parzialmente tutelati dalla cig abbiano perso nel loro reddito 4 miliardi e 200 milioni, pari a 8 mila euro (sempre al netto delle tasse) per ogni singolo lavoratore.