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Il Cud ai pensionati via Internet: e chi non si può collegare?

I moduli per la certificazione dei redditi relativa al trattamento pensionistico è in arrivo online: ma non solo, perché non tutti gli anziani “navigano”

Inps (Fotolia)

Per i pensionati italiani è arrivato il momento di scaricare il Cud - che è la certificazione unica dei redditi relativa al trattamento pensionistico percepito nell'anno - e il modello ObisM che dal 28 febbraio l’Inps ha reso disponibile tramite il suo sito Internet; per coloro che possiedono una casella di posta certificata sarà possibile ricevere anche via mail la documentazione. E tra i pensionati serpeggia la preoccupazione, non essendo certo ovvio che tutti posseggano le competenze per accedere al servizio o, prima ancora, le dotazioni di sorta.

Ma come mai l’ente per la previdenza sociale ha fatto questa scelta, non proprio in linea con la sua utenza? L’Inps non fa altro che assolvere a quanto stabilito dalla legge di stabilità 2012 che prevede, da quest’anno, che la certificazione sia resa disponibile per via telematica. Tuttavia, come prevede una circolare del 2013, non mancano le soluzioni alternative per ottenere il Cud in forma cartacea. Per gli anziani che sanno navigare, o semplicemente possono delegare a figli e nipoti, basterà accedere al sito Internet dell’Inps ma dovranno avere a disposizione, oltre al pc connesso alla rete, anche un codice di identificazione personale, da chiedere eventualmente all’istituto stesso, nel caso di mancanza.

Per chi non ha già un casella di posta elettronica certificata attiva, o non ha comunicato l’indirizzo all’Inps, si può fare richiesta scrivendo a richiestaCUD@postacert.inps.gov.it al fine di ricevere il documento per via telematica. La casella elettronica per la posta certificata è gratuita, e si può chiedere anche allo specifico sito del governo. Ma per tutti gli altri, che non possono connettersi o delegare, sono previste più di un’alternativa, prima di chiamare i figli in preda al panico.

L’alternativa è rivolgersi agli sportelli con personale delle agenzie presenti sul territorio. Non mancano quelli automatici, situati nelle stesse sedi, ma anche in questo caso si ha bisogno del pin. Anche i centri di assistenza fiscale mettono a disposizione la certificazione. All’appello rispondono anche i 5.741 uffici postali aderenti al progetto "Reti amiche" che stamperanno il modello, ma i pensionati lo pagheranno 3,27 euro (2,70 euro più Iva).

Può contattare il servizio di sportello mobile, invece, chi ha compiuto 86 anni, ed è titolare di un'indennità di accompagnamento, speciale, o di comunicazione. Non c’è rigidità per chi vuole delegare ad altri: nel caso della casella postale, infatti, si può usare anche quella di un’altra persona purché dotata, la stessa, di delega e di documento di identità personale. Nel caso di richiesta non telematica, è necessaria la fotocopia del documento della persona che necessita della certificazione. Ultimo canale, il più comodo ma forse solo nei casi estremi, farsi spedire per posta la certificazione chiamando il call center.

Chi gode del Pin e della casella postale certificata, avrà il Cud entro fine mese. Gli altri, in un modo o nell’altro dovranno attendere. In Italia l’età pensionabile si allunga, e in Occidente, si allunga la vita media in sé: e non è mai troppo tardi per imparare a “navigare”.