Da Lodi a Capo Nord a piedi, il coronavirus ferma la beneficenza
Era partito a piedi da Zelo Buon Persico, in provincia di Lodi, alla volta di Capo Nord lo scorso 8 dicembre quando ancora del coronavirus si sapeva poco e niente, ora però il viaggio di Mikhael Bellanza si è dovuto arrestare drasticamente a causa dell’emergenza sanitaria che sta tenendo il mondo intero col fiato sospeso.
Il 24enne fisioterapista lodigiano era partito alla volta del Circolo Polare Artico a piedi col cane Victor per raccogliere fondi contro il neuroblastoma, tumore infantile che colpisce il sistema nervoso, per l'associazione "Una Milano Onlus". Con t-shirt e pantaloncini, munito di uno zaino e tutto l’occorrente necessario per il viaggio che si sarebbe dovuto concludere a fine inverno, Mikhael ha sfidato il freddo e vinto sfide al limite in compagnia di Victor, ma davanti alla chiusura delle frontiere a causa del virus ha dovuto alzare bandiera bianca.
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“Purtroppo certe situazioni non sono prevedibili! Ho deciso insieme a Victor che raggiungeremo il confine del circolo polare artico in Svezia, domani sera, e da lì il viaggio lo riterrò a malincuore concluso” ha scritto su Facebook Mikhael che, rispondendo a chi gli chiedeva di continuare il viaggio una volta terminata l’emergenza Covid-19, ha scherzato: “Questa idea non mi piace, è come correre una maratona e al trentesimo chilometro fermarsi al bar per un aperitivo e ripartire”.
Nonostante lo stop forzato però la raccolta fondi per l’associazione che si batte contro il neuroblastoma è andata a gonfie vele: “La raccolta fondi, vero motore dell'iniziativa, ha comunque superato le nostre aspettative. Grazie di cuore a chi ha donato e a chi nonostante tutto vorrà farlo”.
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“Non faremo ovviamente ritorno in Italia, ma rimarremo in Svezia per qualche tempo. È viva la speranza di poter riprovare l'intero percorso, contando su di un inverno degno di tal nome, con temperature folli al di sotto dello zero e con alto rischio di bufere di neve, a piedi e ovviamente in compagnia del quadrupede. Questi non sono sicuramente i problemi della vita, guardiamo il bicchiere mezzo pieno e godiamoci questi ultimi 60 km” ha poi concluso il 24enne lodigiano.