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Da oggi in Friuli zona gialla e super green pass. "Colpa di portuali e No Vax"

Protesters demonstrate against the mandatory use of the coronavirus disease (COVID-19) health pass, the Green Pass, in Trieste, Italy, November 6, 2021. REUTERS/Borut Zivulovic (Photo: Borut Zivulovic via Reuters)
Protesters demonstrate against the mandatory use of the coronavirus disease (COVID-19) health pass, the Green Pass, in Trieste, Italy, November 6, 2021. REUTERS/Borut Zivulovic (Photo: Borut Zivulovic via Reuters)

Il Friuli Venezia Giulia, unica Regione in giallo nell’Italia tutta bianca, è il primo banco di prova del Super Green pass, ovvero quello rialsciato solo col vaccino o con guarigione, una settimana prima che venga applicato in tutto il resto del Paese. Senza questo certificato, per il momento solo in formato cartaceo, non si potrà andare allo stadio, al cinema, a teatro, né al ristorante o sedere al tavolo nei bar, non si potrà partecipare a cerimonie o feste o andare in discoteca. Esclusi dunque dalla vita sociale i non vaccinati. Nessuna limitazione, invece, nemmeno transitoria, è prevista per chi abbia avuto il Covid da meno di 6 mesi o si è vaccinato negli ultimi 12 mesi. Ma torna l’obbligo, per tutti, della mascherina, anche all’aperto.

Il Friuli Venezia Giulia sconta qualche focolaio di troppo dovuto alle proteste delle settimane scorse, e anche lo scambio con i Paesi d’oltreconfine dove - tanto in Slovenia quanto in Austria - il Covid sta dilagando.

“Nei prossimi giorni era in programma un convegno con 400 persone, per tre giorni: tutto annullato. Significa che sono saltate le prenotazioni di 400 camere d’albergo e i relativi pasti in trattorie, bar e ristoranti. Tutto buttato via per colpa di questi personaggi” dice Roberto Dipiazza, sindaco di Trieste, in un’intervista a Repubblica. Il dito è puntato contro “no vax e portuali. Mai avrei immaginato di vedere nella mia città certe scene: i lacrimogeni, gli idranti, piazza Unità d’Italia profanata da quella gentaglia. Sono furioso, perché hanno fatto del male alla nostra città. Sono contenti ora? Da oggi siamo in zona gialla”. “Se restiamo in giallo non cambia molto. Sarà penalizzato chi non è vaccinato, ed è giusto così” dice ancora Dipiazza, ma “il problema è che rischiamo di diventare zona arancione o, ancora peggio, rossa. Quando saremo costretti a chiudere tutte le attività sotto Natale, forse i no vax saranno contenti”. Sulla situazione della città, il sindaco spiega: “Gli analisti prevedono un picco tra il 5 e il 6 dicembre, poi dovremmo iniziare a calare. La situazione tuttavia è preoccupante. I triestini sono arrabbiati come me e non potrebbe essere altrimenti se ripensiamo ai materassi stesi in piazza Unità d’Italia. Quella era tutta gente da fuori. Hanno creato danni economici, hanno contribuito a diffondere l’infezione”.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.