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Dal Bangladesh con test falsi: "36 euro per partire con la febbre"

(AP Photo/Al-emrun Garjon)
(AP Photo/Al-emrun Garjon)

Bastano 36 euro per partire anche con la febbre. In Bangladesh medici corrotti venderebbero certificati fasulli di negatività al virus che permettono a chiunque di superare i controlli all'aeroporto e lasciare il Paese. E' l'ipotesi shock che si legge sul Messaggero.

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Certificati fasulli

"Tutti possono comprare questo certificato, è molto facile, c'è grande corruzione", ha spiegato al quotidiano romano Mohammed Taifur Rahman Shah, presidente dell'Associazione Italbangla. Le segnalazioni sono arrivate alla Regione Lazio grazie anche alla collaborazione delle comunità bengalesi della Capitale. Il sistema è semplice: per imbarcarsi è necessario mostrato un certificato che attesti di essere negativo al test nelle 72 ore precedenti. A Dacca, per acquistarlo da cliniche locali basterebbero tra i 3.500 e i 5.000 taka (36-52 euro).

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Caccia a 600 positivi

Intanto è caccia ai positivi appartenenti alla comunità bengalese e da altri Paesi rientrati nelle ultime settimane a Roma. Potrebbero essere addirittura 600, secondo le stime di chi si occupa di indagini epidemiologiche alla Regione. Un numero altissimo calcolato in base alla percentuale di contagiati rilevati sul volo atterrato a Fiumicino lunedì scorso: 36 persone positive su 258 passeggeri, uno ogni otto. Una situazione d'emergenza che ha spinto il ministro della Salute Roberto Speranza in accordo con la Farnesina allo stop dei voli proveniente dal Paese asiatico.

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