Ancora debolezza per le Borse UE: riparte la speculazione su Fca

Non si ferma la discesa della piazza azionaria giapponese che ha perso terreno per la quarta seduta consecutiva. L'indice Nikkei 225 è sceso oggi dello 0,4%, sui minimi degli ultimi tre mesi e mezzo, frenato dalle incertezze sulla capacità del presidente Trump di portare avanti la sua agenda politica, ancor più dopo il licenziamento del capo strategist della Casa Bianca, Stephen Bannon. La cautela tra gli investitori ha avuto la meglio anche in ragione delle esercitazioni militari di Usa e Corea del Nord questa settimana.

Deboli anche le Borse europee che dopo la chiusura in rosso di venerdì scorso continuano a muoversi in territorio negativo. Gli indici del Vecchio Continente, pur avendo già recuperato qualche posizione dai minimi segnati nella prima parte della mattinata, si mantengono ancora tutti al di sotto della parità. Il Ftse100 cala dello 0,16%, mentre il Dax30 e il Cac40 arretrano rispettivamente dello 0,4% e dello 0,43%.
Sul fronte macro per oggi non è previsto alcun dato di rilievo e l'attenzione sembra già rivolta all'appuntamento di venerdì, quando al simposio di Jackson Hole sono attesi i discorsi di Yellen e Draghi.

In frazionale calo anche Piazza Affari dove il Ftse Mib dopo aver lambito l'area dei 21.700 sta provando a risalire la china presentandosi ora poco oltre i 21.750 punti, con un calo dello 0,22%.

Tra le blue chips torna in auge Fca che dopo il calo delle ultime sedute catalizza nuovamente gli acquisti con un rally di oltre il 3%, alimentato dalle indicazioni di stampa che parlano di un interesse di Great Wall per Jeep. Di (KSE: 003160.KS - notizie) riflesso sale anche Exor che avanza dell'1,05%, mentre è più cauto CNH Industrial con un vantaggio dello 0,31%.

Spunti positivi nel settore del risparmio gestito con Banca Generali in ascesa dello 0,58%, seguito da Azimut (Milano: AZM.MI - notizie) e FinecoBank (MDD: FBK.MDD - notizie) che guadagnano lo 0,27% e lo 0,2%, mentre Banca Mediolanum si accontenta di un frazionale progresso dello 0,07%.

A due velocità le utilities con Terna (Amsterdam: TX6.AS - notizie) e Snam (Amsterdam: QE6.AS - notizie) in rialzo dello 0,16% e dello 0,1%, diversamente da A2A (EUREX: 928195.EX - notizie) ed Enel (Londra: 0NRE.L - notizie) che calano dello 0,07% e dello 0,3%, mentre Italgas scende dello 0,12%.

In rosso i bancari che vedono Bper Banca in flessione dell'1,1%, seguito da Banco BPM e Ubi Bamca che arretrano dello 0,96% e dello 0,78%, mentre Mediobanca (Milano: MB.MI - notizie) ced lo 0,73% e si difendono un po' meglio Intesa Sanpaolo (Amsterdam: IO6.AS - notizie) e Unicredit (EUREX: DE000A163206.EX - notizie) che arretrano dello 0,62% e dello 0,5%.

Segno meno per Telecom Italia (Amsterdam: TI6.AS - notizie) e Mediaset (Londra: 0NE1.L - notizie) che perdono rispettivamente lo 0,6% e lo 0,17%: i due titoli sono sotto i riflettori dopo che il sottosegretario alle comunicazioni, Giacomelli, ha dichiarato che un accordo industriale tra i due gruppi è auspicabile.

Per oggi non sono previsti dati macro di rilievo in America ad eccezione dell'indice Cfnai di luglio.
Da seguire i prezzi del petrolio che viaggiano a ridosso dei valori del close di venerdì scorso nel giorni in cui si riunisce l'Opec a Vienna per discutere dei tagli alla produzione.

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