Decreto aiuti, approvato il bonus da 200 euro: quando arriva e a chi spetta
Nella sera di lunedì 2 maggio 2022 è arrivato il via libera del Consiglio dei ministri al decreto con i nuovi aiuti per famiglie e imprese per contrastare gli effetti della guerra in Ucraina. Tante le novità di rilievo, come il rinnovo del bonus sociale e la proroga del taglio delle accise sui carburanti, ma quella che ha rubato l'attenzione è il bonus da 200 euro per dipendenti e pensionati.
Bonus 200 euro, a chi spetta
Come sottolineato dal presidente del Consiglio Mario Draghi il contributo da 200 euro incluso nel decreto aiuti approvato dal Consiglio dei ministri è “importante provvedimento di sostegno ai redditi di 28 milioni di italiani”. Una misura che “consente di aiutare le famiglie” limitando il rischio di ulteriore aumento dell’inflazione
Nello specifico si tratta di un bonus una tantum, una misura di sostegno al reddito che riguarderà:
Pensionati
Lavoratori dipendenti
Lavoratori autonomi
La misura vale oltre 6 miliardi e per finanziarla arriva un aumento dal 10 al 25% della tassa sugli extraprofitti (o meglio sul maggior valore aggiunto) delle imprese energetiche.
VIDEO - Dl aiuti, Draghi: bonus 200 euro per redditi fino a 35mila euro
Bonus 200 euro, come ottenerlo
Gli interessati al bonus, una platea di oltre 28 milioni di italiani, non dovranno fare nulla per ottenere il contributo approvato con il decreto aiuti. Infatti verrà versato direttamente nel cedolino della pensione o nella busta paga, come fosse un aumento. Da definire invece le modalità per i lavoratori autonomi.
Trattandosi di un contributo una tantum, verrà erogato una sola volta.
Bonus 200 euro, quando arriverà
Parte ora l'attesa per il riconoscimento del bonus. Non è ancora stata comunicata ufficialmente una data, ma ci si aspetta possa arrivare presumibilmente tra giugno e luglio.
Come spiegato dal ministro dell'Economia e delle finanze Daniele Franco, il bonus sarà erogato “non appena tecnicamente possibile”. Per i lavoratori dipendenti, che lo ritroveranno nella busta paga, sarà il datore di lavoro a erogarlo, poi le aziende recupereranno la cifra al primo pagamento di imposta possibile.