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Del Vecchio su Mediobanca prende controllo 10%: titolo positivo

Leonardo Del Vecchio, il patron di Luxottica vuole un po’ di Mediobanca (MB) in più e così annuncia di aver acquistato azioni del gruppo bancario per salire dal precedente 9,889% all’attuale 10,162%. L’operazione è avvenuta lo scorso lunedì 5 ottobre con comunicazione alla Consob come da normativa.

Ma la Delfin di Del Vecchio, potrebbe acquistare ulteriori pacchetti di azioni dal mercato per presentarsi più forte all’assemblea ordinaria e straordinaria dei soci convocata per mercoledì 28 ottobre.

L’obiettivo della Delfin non sembrerebbe essere quello di avere maggiore peso nella scelta dei nomi degli organi sociali di Mediobanca, i quali dovranno essere votati dai soci appunto il 28 ottobre.

Delfin sarl ha dichiarato che non hanno intenzione di proporre l’integrazione o la revoca degli organi amministrativi o di controllo dell’emittente in carica.

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Inoltre non c’è nelle loro intenzioni la volontà di presentare una lista propria di candidati per la nomina del nuovo consiglio di amministrazione.

L’aumento della partecipazione di Delfin in Mediobanca sarebbe quindi legata solo a una mossa strategica di investimento volta a ottenere rendimenti ulteriori dalle azioni del gruppo. La società di investimento ha infatti dichiarato che si tratta di un investimento finanziario di lungo termine, e che ha la volontà di garantire stabilità e sostegno alla crescita di Mediobanca.

Anche se secondo speculazioni Leonardo Del Vecchio cerca un ponte verso Generali.

Come Delfin ha finanziato l’acquisto di azioni Mediobanca

Delfin ha dichiarato di aver ottenuto una linea di credito revolving attraverso Unicredit Luxembourg, che copre il 74,49% del costo dell’operazione di acquisto delle azioni Mediobanca.

Il restante 23,04% deriva da un prestito fornito da Intesa Sanpaolo Luxembourg e solo il 2,47% deriva invece da fondi propri di Delfin.

Come noto la Banca centrale europea (BCE) aveva autorizzato questa estate Delfin a salire fino al 19,99% di Mediobanca, ma Del Vecchio ha comunque l’obbligo di comunicare le sue intenzioni di acquisto a determinate quote. La prima era la quota del 10%, per la quale ha effettuato la comunicazione alla Consob, la seconda comunicazione è al 15% e poi non dovrà fare ulteriori comunicazioni fino al raggiungimento della quota autorizzata. Tuttavia non è chiaro se e quando Delfini salirà fino al 19,99% di Piazzetta Cuccia, ma non potrà farlo oltre il limite temporale di 6 mesi. Superato tale orizzonte temporale dovrà richiedere l’autorizzazione per ulteriori 6 mesi alla BCE.

Il potere in assemblea

Anche se Del Vecchio non ha intenzione di presentare una sua lista, è chiaro che il maggior numero di azioni significa maggiore peso nella scelta del nuovo Consiglio di amministrazione di Mediobanca.

Sono tre le liste presentate dagli altri azionisti di maggioranza e la scelta della Delfin farà quasi da ago della bilancia, in particolare se dovesse acquistare ulteriori azioni da qui al 19 ottobre che rappresenta il giorno ultimo utile per presentare le azioni in assemblea.

Il valore di Mediobanca in Borsa

Il titolo Mediobanca (MB) vale al momento della pubblicazione 7,18 euro ed è a +2,98%, ma aveva toccato anche i 7,23 euro di valore ad azione.

Intanto il FTSE MIB è in guadagno dello 0,81% a 1.924,85 punti base. Sul mese l’indice principale della Borsa di Milano è in perdita del -1,74%, a tre mesi è in perdita del -3,94% e su base annua la perdita è di un devastante -83,27%.

This article was originally posted on FX Empire

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