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Delta, petrolio, inflazione: le tre ansie che affossano le Borse

Milan, Italy - 2021/01/16: View of the Milan Stock Exchange's entrance. Piazza degli Affari Is One of main square of Milan, near Piazza Cordusio and not far from Piazza Duomo. Is a Financial building. (Photo: Stefano Madrigali via Getty Images)
Milan, Italy - 2021/01/16: View of the Milan Stock Exchange's entrance. Piazza degli Affari Is One of main square of Milan, near Piazza Cordusio and not far from Piazza Duomo. Is a Financial building. (Photo: Stefano Madrigali via Getty Images)

Coprifuoco, restrizioni, chiusure anticipate, contagi in risalita un po’ ovunque. Con il calendario che sembra ripiombato indietro di qualche mese nel pieno della seconda ondata, anche i mercati iniziano a scontare quella paura che porta il nome di variante Delta. È stato un lunedì segnato di rosso quello appena concluso su tutte le piazze europee e, mentre le contrattazioni sono ancora in corso, anche i listini americani non sembrano fare eccezione. Le borse del Vecchio Continente hanno bruciato 240 miliardi di capitalizzazione in una sola seduta. A tanto ammonta infatti la perdita “virtuale” basata sul calcolo della capitalizzazione innescata dai timori per la variante Delta del Covid-19. Parigi ha perso il 2,54% a 6.295 punti, Londra il 2,34% a 6.844 punti, Francoforte il 2,62% a 15.133 punti e Madrid il 2,4% a 8.301 punti. Ma la maglia nera è andata a Milano che ha ceduto il 3,34% scendendo sotto i 24mila punti (23.965 punti). “La variante delta manda a picco le Borse? E ci credo. Se invece dei dati scientifici si fa allarmismo infondato non si fa il bene dell’Italia e dell’Europa”, ha commentato a caldo il leader della Lega, Matteo Salvini. “La variante Delta è più contagiosa? - ha aggiunto - Sì. In questo momento provoca più morti è ricoverati? No”.

Allarmismo o meno, il rischio di un ritorno delle restrizioni ormai non è più solo una ipotesi lontana ma concreta, e in certi casi già diventato realtà. Lo stop alla musica e alla movida nella sua capitale per eccellenza, l’isola greca di Mykonos, è stato solo un assaggio. Il coprifuoco è scattato anche in diverse regioni della Catalogna, in Spagna, e soprattutto nel suo capoluogo, Barcellona, ma non si può escludere che presto o tardi, se i contagi non invertiranno la curva e anzi lo accentueranno, le limitazioni e le chiusure torneranno ad affacciarsi prepotentemente su diverse regioni del Vecchio Continente. In Francia il sottosegretario agli Affari europei del governo Clement Beaune ha ammesso che un ritorno del coprifuoco ”è una possibilità e non si può escludere”. E nei Paesi Bassi il primo ministro Mark Rutte ha chiesto ai cittadini di tornare a lavorare da casa di fronte all’impennata dei tassi di infezione.

Allo stesso modo la paura di incorrere in restrizioni anche in presenza di green pass, come sta accadendo in molte località di vacanza ai viaggiatori bloccati nelle strutture dedicate alla quarantena, fa temere il peggio per il settore turistico e quello dei voli aerei nel momento che tutti consideravano quello del rilancio. Non è un caso quindi che siano stati trascinati al ribasso i titoli di compagnie aeree e di navigazione, come American Airlines (-3,82%), Delta (-4,11%), Carnival e Norwegian (-4% circa).

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La variante Delta d’altro canto sta avanzando ovunque, inclusi gli Stati Uniti dove i nuovi casi di Covid sono aumentati del 140% nelle ultime due settimane, colpendo particolarmente gli Stati con la percentuale più bassa di vaccinati, e solo due settimane dopo l’Independence Day che avrebbe dovuto sancire la ‘liberazione dal virus’. Il ritorno a quella normalità che la campagna di vaccinazione stava facendo presagire è quindi da rinviare sine die e lo dimostra l’invito della massima autorità sanitaria Usa ai cittadini americani di non recarsi in Gran Bretagna dove, nonostante i contagi siano tornati a crescere, il Governo non ha desistito dal rimuovere le ultime misure di contenimento. “Bisogna accettare che l’autoisolamento è parte della vita ai tempi del Covid”, ha detto il primo ministro britannico Boris Johnson nel ‘giorno della libertà’. “Ma dobbiamo chiederci, se non ora quando?”, ha detto il premier ribadendo la sua linea sulle riaperture e lo stop alle limitazioni.

Ma oltre alla variante Delta, anche altri fattori hanno avuto un impatto sulle forti vendite registrate sui listini. In primis, il petrolio che ha visto il suo prezzo cadere pesantemente sotto i 70 dollari al barile dopo l’accordo raggiunto in seno all’Opec+ per un aumento graduale della produzione. Le quotazioni del Brent e del Wti hanno scontato l’aumento dell’offerta che, in base ai termini dell’intesa raggiunta una volta scongiurato il rischio di una guerra dei prezzi, aumenterà di 400mila barili al giorno a partire dal mese di agosto fino al settembre del 2022. I dubbi sulla tenuta della domanda globale di greggio tuttavia restano, alimentati dai timori per un ritorno delle misure di contenimento del virus. Il Wti con consegna ad agosto ha perso il 6% a 67,3 dollari al barile, il Brent di settembre è sceso a 69,6 dollari (-5,4%), toccando entrambi i minimi da un mese e mezzo.

C’è poi il timore, ormai costante tra gli investitori, di una spirale inflazionistica che tuttavia divide il mondo degli analisti. Ancora una volta la Casa Bianca ha ribadito che la crescita dei prezzi ”è un fenomeno temporaneo e atteso. I nostri esperti, confortati dai dati, ritengono che la maggior parte degli aumenti dei prezzi cui abbiamo assistito era atteso e dovrebbe essere temporaneo”, ha sottolineato Biden. Parole che giungono dopo che i dati di giugno del dipartimento del Lavoro hanno registrato un indice dei prezzi al consumo in aumento del 5,4 per cento rispetto a un anno fa, l’incremento più alto registrato dall’agosto del 2008. “La realtà è che non si può rivoltare l’economia globale e non aspettarsi che accada qualcosa del genere. Con il ritorno della domanda, ci sono inevitabilmente problemi alla catena di distribuzione globale”, ha detto Biden. Molto dipenderà dal superamento dei problemi che ancora persistono lungo le catene di fornitura, mandate letteralmente in tilt dalla pandemia e non ancor ritornate alla normalità.

Questo articolo è originariamente apparso su L'HuffPost ed è stato aggiornato.